Finisce nella bufera un rinomato ristorante di Velletri che ha pubblicato un volantino con un annuncio di lavoro specificando però che la ricerca non era rivolta agli stranieri.
Proprio così, senza troppi giri di parole ne possibilità di fraintendimenti: massima serietà, eccetera eccetera, NO stranieri. Ah ok. C’è chi parla di “Una caduta di stile”, ma qui la situazione è ben diversa: in un annuncio di lavoro non si potrebbe specificare se è rivolto a uomini o donne, figurarsi se può essere legittimo porre una selezione su base razziale.
Altro che caduta di stile. E forse non basta neanche quanto dichiarato dall’assessore al Commercio di Velletri, Alessandro Priori, che ha scritto sul proprio profilo Facebook chiedendo le scuse formali dei responsabili di quell’annuncio di lavoro, perché “il commercio è quello che accoglie, quello fatto di servizio, quello fatto di educazione e rispetto, questa, da figlio e nipote di commercianti, è l’unica forma di commercio che conosco e riconosco.
Se una pandemia mondiale non ci ha insegnato che stiamo tutti ‘sulla stessa barca’, allora non abbiamo ancora capito nulla”. Il problema non è che il commercio è quello che accoglie, il problema è che la legge vieta di fare discriminazione razziale sul lavoro, indipendentemente dalla natura accogliente del commercio.
E forse sarebbe il caso di farlo presente con maggior autorevolezza, perché a volte non bastano le scuse.
[Fonte: FanPage]