Perfino il virologo Andrea Crisanti, tra le voci più preoccupate per questa seconda ondata di Coronavirus, si concede un pranzo al ristorante: però non va tutto come dovrebbe andare, e il professore si trova nella situazione in cui, nel tavolo a fianco al suo, è in corso una festicciola di compleanno.
I fatti risalgono naturalmente ai giorni precedenti gli ultimi DPCM, che di recente hanno notevolmente limitato la possibilità di organizzare tavolate al ristorante per festeggiare un’occasione speciale.
Ma anche allora, sostiene il professore che ha contribuito al tanto elogiato “modello Veneto” durante la prima drammatica ondata italiana della pandemia, ci sarebbe stato da preoccuparsi. Almeno così racconta, descrivendo i fatti, durante un suo intervento alla trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”, e descrivendo una situazione apparentemente “normale”, a cui spesso abbiamo assistito (o partecipato) in questi mesi in cui la tensione si era un po’ abbassata. Il professor Crisanti racconta di essere stato in un ristorante sui Colli Euganei, e di aver visto, nel tavolo a fianco a lui, una situazione che lo ha messo a disagio.
“C’era una tavolata di dodici persone che festeggiavano un compleanno e cantavano ‘tanti auguri a te””, racconta Crisanti, spiegando di essersi detto uno scaramantico “speriamo bene”, mettendosi d’istinto la mascherina e trovando del tutto inopportuno che queste persone cantassero. Un atteggiamento che lui definisce realista, spiegando che non è colpa sua se “realismo e pessimismo coincidono”.
[Fonte: AdnKronos]