Una cena di protesta organizzata a Donnas, in Valle d’Aosta , è finita con l’arrivo dei Carabinieri. L’idea era quella di ribellarsi alle nuove normative imposte dall’ultimo dpcm che, come sappiamo ormai tutti, impone la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18. In molti non hanno digerito la decisione, e qua e là si sono organizzati eventi e gesti dimostrativi.
Questo il senso anche della cena del 29 ottobre organizzata dalla steakhouse “La locanda” di Donnas, che ha deciso di restare aperta anche oltre l’orario consentito, e di ospitare una decina di clienti a cena. L’appello era stato fatto dallo chef del locale, Manuel Pagan, in un video su YouTube, rilanciato poi attraverso i social.
Nel video Pagan faceva appello non solo ai clienti perché partecipassero alla cena, ma anche ai colleghi ristoratori affinché organizzassero simili iniziative, spiegando che al momento il rischio è minimo: una multa da 400 euro a cui magari si può fare ricorso, finendo per non pagarla. Un appello alla libertà, perché “se continuate così, non avrete niente da difendere, perché vi porteranno via tutto, non lavorerete più”.
All’invito alla cena dimostrativa, però, hanno risposto anche i Carabinieri, che hanno multato con una sanzione da 400 euro il titolare del ristorante per violazione delle norme per il contenimento del contagio da Coronavirus.
[Fonte: Aosta Sera]