I più cinici diranno che non poteva finire diversamente. Vi rinfreschiamo la memoria: John Mountain, chef di origini britanniche e gestore del FYRE di Perth, in Australia, aveva deciso di bandire dal suo ristorante i clienti vegani in seguito a una recensione particolarmente pungente lasciata da una cliente rimasta insoddisfatta dall’offerta meat-free del locale. Il FYRE – e Mountain con lui – è stato così preso di mira dalle frange più intransigenti del mondo vegan e da alcuni gruppi di attivisti per i diritti degli animali, con quest’ultimi che sono arrivati allo scontro fisico con lo chef in seguito a una manifestazione davanti al ristorante.
Chef Mountain bandisce i vegani: scontri e denunce con gli attivisti
Un gruppo guidato da Tash Peterson, nota attivista e influencer vegana, si è presentato al FYRE riproducendo filmati di animai macellati su di uno schermo televisivo e stridii di maiali attraverso un megafono. Stando a quanto riportato dai notiziari australiani gli attivisti, in un’occasione precedente, avevano già fatto irruzione nel ristorante e intercettato alcuni clienti impedendo loro di entrare all’interno. Chef Mountain ha tentato di affrontare il gruppo a più riprese, con il confronto che è sfociato in scontri di natura fisica da parte di entrambi gli “schieramenti”.
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Stando a quanto riportato dai media nazionali, gli scontri si sarebbero protratti per circa un’ora, con alcuni clienti che avrebbero deciso, all’ennesima carica dei manifestanti, di unirsi allo chef per aiutarlo a respingerli. Lo stesso Mountain non ha fatto mistero delle sue maniere forti, e ha ammesso di avere risposto alle proteste minacciando fisicamente e verbalmente il partner di Peterson, Jack Higgs, che stava filmando la manifestazione.
“Dovevo proteggere i miei clienti” ha poi spiegato. “Non so se l’ho gestita nella maniera migliore, ma francamente non mi interessa”. All’arrivo delle forze di polizia, Peterson ha poi deciso di presentare una denuncia per aggressione nei confronti di Mountain, sostenendo che lo chef l’avesse “malmenata”. I piani degli attivisti, ha spiegato, erano di “restare silenziosi e far esplodere le urla dei maiali”.
Come brevemente accennato in apertura, non si tratta della prima volta che gli attivisti – e Tash Peterson in particolare – hanno manifestato al FYRE di chef Mountain, arrivando anche a introdursi e causare disordini all’interno del locale. Dal canto suo, Mountain ha confermato che nei prossimi giorni sporgerà denuncia contro di loro, e che è pronto ad “accogliere con grande piacere” le accuse rivolte dai manifestanti nei suoi confronti.