Risotto a gusti vari di Arconatura: richiamo per rischio chimico

Maxi richiamo sul sito Salute.gov: sono stati ritirati dal commercio alcuni lotti del Risotto a gusti vari di Arconatura a causa di un rischio chimico.

Risotto a gusti vari di Arconatura: richiamo per rischio chimico

È stato pubblicato un maxi richiamo sul sito Salute.gov dopo quelli relativi al Salametto tipo Milano di Salumeo, ai Fagioli al fiasco di NaturaSi e alla Vongola lupino e Scrigno di Venere di Giò Mare: sono stati richiamati dal commercio, infatti, diversi lotti del Risotto a gusti vari distribuito da Arconatura a causa di un rischio chimico. Sul sito la data di pubblicazione delle allerte è quella dell’8 marzo 2023, mentre sugli avvisi di richiamo veri e propri la data effettiva dei controlli è quella del 14 febbraio 2023.

Risotto a gusti vari di Arconatura: richiamo per cadmio

Risotto arconatura

In tutti i richiami, il marchio del prodotto è sempre Arconatura, il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato è Arcobaleno srl, mentre il nome del produttore del riso, come leggerete nella rettifica sotto, è Riseria Greppi di Tronzano Vercellese, in provincia di Vercelli (nell’avviso di richiamo pubblicato sul sito Salute.gov per un errore è stato riportato come produttrice la ditta Sapori Nostrani che, con apposito comunicato, ha fatto sapere di non produrre riso: loro semplicemente confezionano il riso acquistato presso la riseria in questione).

Le denominazione di vendita esatta, i numeri dei lotti di produzione, le date di scadenza o termine minimo di conservazione e l’unità di vendita dei prodotti coinvolti nel richiamo sono:

  • Risotto cacio e pepe: numero di lotto 22082, quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 10 agosto 2024 e unità di vendita rappresentata dalla confezione da 400 grammi
  • Risotto ai funghi porcini e zafferano: numero di lotto 22082, quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 10 agosto 2024 e unità di vendita rappresentata dalla confezione da 400 grammi
  • Risotto ai funghi porcini: numero di lotto 22082, quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 10 agosto 2024 e unità di vendita rappresentata dalla confezione da 400 grammi
  • Risotto speck e funghi porcini: numero di lotto 22082, quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 10 agosto 2024 e unità di vendita rappresentata dalla confezione da 400 grammi
  • Risotto speck e radicchio: numero di lotto 22082, quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 10 agosto 2024 e unità di vendita rappresentata dalla confezione da 400 grammi
  • Risotto al tartufo: numero di lotto 22082, quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 10 agosto 2024 e unità di vendita rappresentata dalla confezione da 400 grammi
  • Riso Carnaroli: numero di lotto 22052, quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 10 maggio 2024 e unità di vendita rappresentata dalla confezione da 500 grammi
E’ sicuro consumare il cibo dopo la data di scadenza indicata in etichetta? E’ sicuro consumare il cibo dopo la data di scadenza indicata in etichetta?

In tutti questi casi il motivo del richiamo è sempre un rischio chimico, cioè la presenza di livelli di cadmio superiori a quelli consentiti dalla legge. Nelle avvertenze i consumatori sono pregati i numeri di lotto sopra indicati dei prodotti in questione presso il punto vendita di acquisto. In ogni caso, se li aveste già acquistati e fossero presenti in casa, non vanno assolutamente mangiati.

Aggiornamento

Ci è arrivato un aggiornamento con richiesta di rettifica in merito a questo richiamo pubblicato sul sito Salute.gov. Per un errore già segnalato all’Asl competente e al Ministero della Salute (si è in attesa anche di una loro rettifica), è bene precisare che la ditta Sapori Nostrani di Turco Giorgio non produce riso, non ha campi di riso e non li ha mai avuti (anche perché sono in provincia di Asti e qui non ci sono campi di riso). Il vero produttore del riso in questione è Riseria Greppi di Tronzano Vercellese, in provincia di Vercelli.

La ditta Sapori Nostrani di Giorgio Turco ha voluto precisare che arconatura è un’azienda distributrice, si chiama Arcobaleno ed è di Lodi. Loro, invece, sono un’altra ditta: hanno un laboratorio di confezionamento e utilizzano il riso che acquistano da una riseria di Tronzano Vercellese che si chiama Riseria Greppi. L’allerta è partita da qui ed ha coinvolto la ditta Sapori Nostrani a cascata.

Sapori Nostrani ribadisce che non sono produttori di riso, non hanno campi di riso e mai li hanno avuti. Loro acquistano solamente il riso da questa riseria in provincia di Vercelli, dalla quale era arrivata anche a loro la segnalazione di non conformità.

Per questo motivo, insieme all’Asl, hanno attivato tutte le procedure necessarie. Sapori Nostrani ricorda, però, che si è trattato di un problema relativo a un piccolo lotto di produzione che è stato subito isolato e ritirato. PEr questo motivo l’azienda vuole rassicurare tutti i clienti: i loro prodotti sono e continuano ad essere sani e sicuri.