Il prezzo del riso è salito a livello globale. La causa – come riferisce Coldiretti – è legata all’incremento della domanda durante il lockdown da Coronavirus e alla contestuale incertezza del raccolto da parte dei principali produttori asiatici. Secondo il Wall Street Journal, il prezzo del riso potrebbe toccare il valore più alto dal 2011.
“Il mercato mondiale del riso – sottolinea la Coldiretti – è sconvolto dalla scarsa produzione negli Stati Uniti nel 2019 e dalle preoccupazioni per gli effetti della prossima stagione dei monsoni sui raccolti nei Paesi del sud-est asiatico che hanno da poco ripreso le spedizioni all’estero. Durante la fase più acuta della pandemia infatti – ricorda la Coldiretti – il Vietnam ha contingentato le esportazioni che sono state invece bloccate dal Bangladesh per il riso locale, mentre in India le consegne per l’estero si sono fermate a seguito delle pesanti conseguenze del lockdown. Una combinazione di restrizioni, interruzioni dei trasporti e turbolente variazioni dei prezzi che hanno creato – spiega Coldiretti – fratture nella catena alimentare e nell’offerta globale di cibo, mettendo in pericolo le regioni più vulnerabili del pianeta”.
L’Italia è il principale produttore di riso in Europa con coltivazioni che si estendono su un’area di 220mila ettari e 4mila aziende agricole che raccolgono 1,40 milioni di tonnellate di riso all’anno, pari a circa il 50% dell’intera produzione Ue, con una gamma varietale unica e fra le migliori del mondo.
A sottolineare l’importanza di questa produzione la firma del protocollo di intesa tra il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e l’Amministrazione generale delle Dogane della Repubblica popolare cinese, che consente l’esportazione in Cina di riso Made in Italy da risotto.