Curiosamente a causa del lockdown è cresciuto il consumo di riso italiano: si parla di un aumento di 74mila tonnellate, con l’80% del prodotto disponibile che è già stato venduto.
Sembra che la chiusura dei ristoranti e la necessità di fare più pasti a casa, abbia modificato le abitudini alimentari degli italiani. E così fra febbraio e aprile è aumentato il consumo di riso. Questo almeno secondo i dati forniti dall’ente Nazionale Risi. A influenzare l’aumento di consumo di riso italiano sono stati due fattori:
- aumento della domanda da parte dei consumatori
- riduzione delle importazioni dal Sud Est asiatico
Paolo Carrà, alla guida dell’associazione, ha spiegato che si sono avuti incrementi nelle vendite di risi da contorno, parboilled e varietà classiche come Arborio, Carnaroli e Roma. Diminuite, invece, le vendite di risi tondi usati per il sushi.
Secondo Carrà, se è vero che la chiusura dei ristoranti ha provocato il calo di vendite di determinati tipi ri riso, è altrettanto certo che gli italiani, obbligati dalla quarantena a stare in casa, hanno deciso di riscoprire l’arte della cucina e si sono messi d’impegno a cucinare anche riso e risotti.
Piero Rondolino, patron del Riso Acquerello, ha anche parlato di un “effetto provviste”: gli italiani hanno deciso di fare scorta di prodotti come il riso che si conservano maggiormente. Ha poi anche spiegato che mentre i consumi di riso nella ristorazione mondiale sono precipitati, quelli nelle famiglie sono aumentati. E parecchie aziende italiane del settore del riso hanno visto un incremento nelle vendite.