Consumi record per il riso nel 2020, anche “grazie” alla pandemia da Coronvirus che ha favorito la preparazione casalinga dei pasti ma anche una svolta verso il consumo di cibi considerati più salutari.
E così gli acquisti di riso degli italiani fanno registrare un aumento record del 16% nel 2020. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al primo semestre del 2020 sulla base dei dati Ismea divulgata in occasione dell’inizio della prima raccolta del riso in Italia al tempo della pandemia con il via alle prime trebbiature su tutto il territorio nazionale.
“Il cereale più consumato al mondo – sottolinea la Coldiretti – è stato oggetto di una vera e propria guerra commerciale con l’inizio della pandemia con accaparramenti, controlli sui raccolti e limiti alle esportazioni da parte dei principali paesi produttori per garantire le forniture alimentari ai propri cittadini”.
Un momento dunque importante per l’Italia che – continua la Coldiretti – si conferma primo produttore europeo di riso, con 228 mila ettari coltivati quest’anno e 4 mila aziende agricole che raccolgono 1,50 milioni di tonnellate di risone all’anno, pari a circa il 50% dell’intera produzione Ue e con una gamma varietale unica e fra le migliori del mondo. Si prevede una buona produzione di alta qualità, nonostante i danni causati dal maltempo in alcune regioni del Nord, con un aumento secondo la Coldiretti del 4% degli ettari coltivati che salgono a 228mila, di cui quasi l’80% concentrati in tre province del Piemonte e della Lombardia (Vercelli, Pavia e Novara) ma la coltivazione è presente anche in Veneto, Emilia, Toscana, Sicilia e Sardegna.