Fate attenzione: se vi trovate nel Regno Unito e qualcuno vi parla di una pinta, da adesso in poi non date per scontato che si tratti di una pinta di birra. Questo perché il governo inglese ha pensato che fosse davvero una buona, buonissima idea quella di far riemergere dal dimenticatoio delle vecchie unità di misura ormai in disuso quella che è la pinta di vino. Ok, immagino già le vostre facce, novelli Pipino e Merry di fronte alla loro primissima pinta di birra.
A cosa serve una pinta di vino?
Il governo di Rishi Sunak ha deciso che fosse giunta l’ora di legalizzare nuovamente una vecchia unità di misura, la pinta di vino. Non certo una novità, visto che nelle sue opere il poeta Robert Burns citava proprio questa pinta di vino. E visto anche che Winston Churchill sosteneva come la misura perfetta per lo Champage fosse proprio la bottiglia da una pinta.
Secondo le nuove norme, così come riferito dal Dipartimento per le imprese e il commercio (DBT), ecco che dal 2024 nel Regno Unito vino fermo e spumante saranno venduti nei formati da 200 ml, 500 ml e 568 ml (quest’ultima la famosa pinta). Che sono quei 68 ml in più a fare la differenza, a quanto pare.
Già mi immagino la seduta del governo: “500 ml di vino sono pochi, ma 750 ml sono troppi, figuriamoci 1 litro, perché dunque non fare una bottiglia da 568 ml?”. Il governo ha giustificato questa decisione con la scelta di voler “capitalizzare i benefici della Brexit”, ovvero riportare in auge vecchie misure che, però, non tutti amano.
A fronte dei più facili grammi e chilogrammi, ecco che molti inglesi trovano scomodo ritornare ai vecchi calcoli: 16 once fanno una libbra, otto pinte fanno un gallone… Così, dopo una consultazione, ecco che il governo ha deciso che non fosse opportuno obbligare tutti a tornare alle vecchie misure inglesi. Ma comunque sia ha deciso di emanare delle nuove linee guida per promuovere la beltà e la consapevolezza relative a queste vecchie misure.
Il fatto è che il Regno Unito aveva ufficialmente adottato il sistema metrico gradualmente, allineandosi al resto dell’UE, fra il 1995 e il 1999. Quindi ci sta che gli inglesi non abbiano voglia di rimettere mani ai calcoli.
Tuttavia, anche se il governo plaude questo revival della pinta di vino, ecco che qualcuno, forse un pochino più pragmatico, ha fatto notare le pecche nascoste da cotale entusiasmo. I produttori di bottiglie e gli enologi, infatti, hanno cordialmente evidenziato come nessuna azienda prenderà mai in considerazione l’idea di produrre bottiglie di vino da una pinta in quanto dovrebbero investire troppi soldi. Anzi: un enologo inglese, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha lapidariamente definito la pinta di vino come una “misura stupida”.
Diciamo che è abbastanza inutile: nel Regno Unito il vino può essere venduto in bottiglie da 100 ml, 375 ml, 500 ml e 750 ml (sei bicchieri piccoli). Che senso ha avere una bottiglia da 568 ml? Contando che un bicchiere piccolo sono 125 ml, più o meno, con una bottiglia da 500 ml si ottengono quattro bicchieri, ma con una bottiglia da 568 ml hai sempre un avanzo di 68 ml che sono quasi la metà di un bicchiere piccolo. Che ci si fa con quell’avanzo? Giusto il rabbocchino del bicchiere dello zio troppo allegro a Natale, al massimo.