Il McDonald’s del centro commerciale Le Befane, a Rimini, interrompe senza presentare alcuna giustificazione il servizio di delivery con Glovo, affidando le consegne esclusivamente ai rivali di Just Eat, e tra i rider si fa strada la tensione.
Sono una cinquantina in tutti i corrieri Glovo che, a causa delle scelte del fast food sopracitato, rischiano di perdere il 40% del proprio fatturato. “Se la situazione non si sblocca siamo pronti a manifestare davanti al locale e anche a bloccare l’ingresso al centro commerciale”, spiegano i rider, che fanno risalire i problemi con il McDonald0d de Le Befane a una litigata avvenuta tra due corrieri qualche giorno prima. A rigor del vero, tuttavia, in molti sostengono che le consegne Glovo erano già diminuite nel corso dell’estate, e che in ogni caso “sarebbe comunque ingiusto visto che si tratta di un episodio che coinvolge due persone e non tutti noi”.
Massimo Bellini, segretario generale della Filt Cgil Rimini, non ha dubbi in merito: la scelta di McDonald’s è “inammissibile” e abusa la mancanza di tutele contrattuali a cui molti rider sono purtroppo soggetti. Tante delle startup nel settore delle consegne, di fatto, preferiscono impiegare corrieri con partita Iva, e in situazioni ambigue come queste si trovano a essere vulnerabili e privi di diritti. Bellini, pertanto, ha sottolineato la necessità di procedere quanto prima con “il percorso per il riconoscimento del lavoro dei corrieri come lavoro subordinato a tutti gli effetti”. Come, d’altronde, è già successo in Portogallo.