In provincia di Rimini, a Rivabella, un’imprenditrice ha trovato una soluzione davvero “florida” al problema del suo ristorante chiuso: si è “reinventata” come fioraia.
L’imprenditrice Severine Isabey, titolare del Mamì Bistrot di Rivabella ha deciso di rimboccarsi le maniche e riaprire il suo locale. Per farlo nel rispetto delle normative, ha deciso di sfruttare la licenza di negozio annessa alla sua attività ristorativa e di inaugurare una mini-boutique.
Così Severine ha portato via i tavoli e rimpiazzato con vasi colmi di fiori “stabilizzati”. “Le strade erano due – ha spiegato l’imprenditrice – o restare con le mani in mano aspettando, rassegnati, qualche buona notizia dal Governo, oppure rimboccarsi le maniche e, con un pizzico di creatività, pensare a una parziale conversione dell’attività per tornare quantomeno a lavorare. Io ho scelto la seconda“.
Severine non ha scelto casualmente di “diventare” fioraia. In realtà è già (in parte) fioraia: “Ho frequentato per anni corsi per diventare floral-designer – aggiunge Severine – e, anche se la mia principale passione resta la ristorazione, anche al Mamì ho messo in pratica tutto ciò che ho imparato in questi anni realizzando personalmente alcune coreografie floreali per abbellire le sale e i nostri tavoli. In questi giorni di chiusura, poi, poiché nel locale ho anche la licenza di commercio al dettaglio ho deciso di allestire una piccola dependance dedicata ai fiori stabilizzati, una speciale tecnica di trattamento del fiore che, nel momento migliore del suo ciclo vitale, viene ‘stabilizzato’ attraverso un processo di essiccazione in camera iperbarica in modo da preservarne le peculiarità di aspetto e di profumo per diversi anni e senza bisogno di alcuna manutenzione“.
[ Fonte: Riminitoday ]