I rider sono dipendenti subordinati delle piattaforme digitali a tutti gli effetti e quindi vanno assunti come lavoratori dipendenti, con contratti ad hoc. La svolta arriva dalla Commissione Europea, che mercoledì 8 dicembre darà l’ok al pacchetto lavoro redatto dal Commissario Nicolas Schmit.
I ciclofattorini (ma anche gli autisti, ad esempio quelli di Uber) vanno assunti come dipendenti, quindi secondo l’Ue la figura del rider “freelance” andrà di fatto abolita. Dopo la direttiva che verrà varata mercoledì, il Parlamento e il Consiglio approveranno quindi una vera e propria legge a cui tutti gli Stati membri si dovranno adeguare.
Ovviamente con un contratto da dipendente scattano per il rider una serie di tutele, ad esempio la previdenza. Non è però inserita nel pacchetto l’obbligatorietà del contratto a tempo indeterminato. In Italia il tempo determinato non può però superare i tre anni.
Importante ricordare che JustEat già applica un contratto di lavoro della logistica ai suoi rider, mentre le altre piattaforme utilizzano il contratto siglato tra Assodelivery e l’Ugl. Ma con la svolta dell’Ue le cose potrebbero presto cambiare.