Le proteste dei rider cominciano a dare i loro frutti: dopo il primo contratto di lavoro, annunciato da Just Eat Italia per marzo, ora anche Uber Eats fa un passo verso la tutela dei propri collaboratori, presentando uno speciale Protocollo in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il protocollo, che verrà condiviso con tutti i rider, “comprende le linee guida, gli standard operativi, i presidi di controllo e le azioni messe in campo per garantire i più alti livelli nel settore del food delivery in termini di tutela della salute e sicurezza, garanzie e benessere delle migliaia di corrieri attivi sulla piattaforma Uber Eats nel nostro Paese”, fa sapere l’azienda.
Inoltre, Uber Eats introduce sull’app dei rider un tasto di emergenza utilizzabile in caso di problemi di sicurezza, che consente di contattare il 112 e di ricevere assistenza da parte di un team Uber.
Una svolta che è merito anche delle vicende giudiziarie di cui la piattaforma di delivery è protagonista, che stanno avendo l’effetto di ricostruire l’immagine del brand e di tentare di garantire migliori condizioni di lavoro ai rider.
Non a caso oggi, a detta degli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale di Milano, sta portando avanti un “percorso virtuoso” dopo il commissariamento del maggio scorso.
“Uber Eats è la prima azienda in Italia a mettere a punto un insieme di procedure chiare e iniziative concrete volte alla sicurezza e al benessere dei rider in Italia”, afferma Gabriele De Giorgi, Public Policy Manager di Uber Italia, e si sbilancia fino a sostenere che presto Uber Eats sarà un modello in tal senso: “Con le attività che stiamo realizzando ora e nei prossimi mesi, miriamo a diventare il modello di riferimento per l’intero settore del food delivery nell’ambito della tutela della salute e sicurezza dai corrieri, e un esempio per tutte le realtà operanti nella consegna di beni a domicilio nel nostro paese”.
[Fonte: Ansa]