Torniamo a parlare di rider perché Just Eat ha deciso di fare ricorso contro l’Ispettorato. La piattaforma di delivery sostiene di non aver violato alcuna legge in materia di salute e sicurezza per i rider fra il 2017 e il 2020, il periodo di riferimento delle indagini.
Se ricordate, Just Eat (in compagnia anche di Deliveroo, Glovo e Uber Eats Italy) era stata interessata da due verbali, uno dell’Ispettorato e uno dei Carabinieri del gruppo che si occupa di materia del lavoro. Si parlava di un totale di multe per tutte queste aziende del valore di 733 milioni di euro.
Il ricorso intentato da Just Eat riguarda i primissimi verbali, quelli dove erano state evidenziate inadempienze relativa alla mancanza di materiali forniti, come mascherine e giacche e l’assenza di visite mediche.
In una nota stampa rilasciata, l’azienda ha specificato di aver ottemperato alla normativa vigente in materia di lavoro e sicurezza dei rider nel periodo a cui si riferiscono le indagini, adempiendo agli obblighi previsti per i lavoratori autonomi. Just Eat ha poi sottolineato che vuole rispettare le normative italiane in vigore sia vigenti che future, anche dialogando con le istituzioni.
Just Eat ha poi ricordato che già l’anno scorso aveva deciso di attuare un modello operativo diverso dalle altre piattaforme (il riferimento è all’assunzione dei rider con regolare contratto di lavoro dipendente, una prima assoluta in Italia per questo settore). Adesso bisognerà vedere se tale ricorso verrà accolto.