Ci si può fidare del nostro sistema di allerta sanitario se i richiami alimentari arrivano con notevole ritardo? A fare scoppiare la polemica è la rivista Il Salvagente, che fa notare un problema generale riferendosi a un episodio specifico, in cui il richiamo di un prodotto con possibili rischi microbiologici è arrivato decisamente fuori tempo massimo, con un potenziale rischio per la salute dei consumatori.
Il caso sotto accusa è quello che riguarda la pasta e fagioli monoporzione pronta Bontà di stagione Euroverde: il portale del ministero della Salute sui richiami alimentari avvisa che non va consumato e va restituito al negozio, per un possibile rischio microbiologico su alcune confezioni.
Ma, come fa notare Il Salvagente, l’avviso online arriva l’8 agosto, ben cinque giorni dopo la data di scadenza del lotto interessato dall’allerta, quando ormai il richiamo è inutile perché si presume che il prodotto sia stato già consumato o buttato, quantomeno nella maggior parte dei casi. Un episodio particolarmente grave visto che riguardava un potenziale allarme per la salute dei consumatori.
Ed è qui che, lecitamente, Il Salvagente si pone una domanda, che volentieri rilanciamo: a che diavolo serve un servizio pubblico di avviso al consumatore con questi tempi?
[Fonte: Il Salvagente]