Ricavi ancora in calo per Beyond Meat, la carne vegetale in declino?

Le cose non vanno bene per Beyond Meat e si parla di un declino per la carne vegetale. Tranne che in Italia, qui va benissimo

Ricavi ancora in calo per Beyond Meat, la carne vegetale in declino?

Le cose per Beyond Meat non vanno affatto bene: i ricavi sono ancora in calo, il fatturato è più basso di quanto preventivato pure nel terzo trimestre ed ecco che l’azienda ha deciso di licenziare altri 65 dipendenti (si tratta del 19% della forza lavoro non produttiva). Questi 65 dipendenti si vanno a sommare agli altri 240 già lasciati a casa nel 2022. E mentre ci si interroga se questo indichi un declino di tutto il settore della carne vegetale, ecco che a sorpresa in Italia questi prodotti vanno ancora bene. Ma si sa, noi siamo sempre un passo indietro.

Prosegue la crisi di Beyond Meat

Beyond Meat

I prodotti a base di proteine vegetali nati per imitare la carne vera non stanno andando benissimo. Almeno, per quanto riguarda Beyond Meat. Per le altre aziende del settore bisogna ancora verificare. Ricavi in calo, vuol dire licenziamento dei dipendenti, anche se Beyond Meat non ha usato proprio questi termini, ma ha ammantato il tutto con un più diplomatico “stiamo facendo una ristrutturazione aziendale”. Ma il significato sempre quello è.

Ma non solo: l’azienda plant based sta seriamente valutando l’idea di chiudere alcune linee di prodotti. Inoltre pare che modificherà i prezzi e può anche essere che sposterà la sua produzione.

Pare che Beyond Meat abbia registrato un calo dell’8,5% nel corso dell’ultimo trimestre, a dispetto di previsioni ottimistiche di una ripresa delle vendite. Anche il fatturato atteso è sceso del 19-21%. Di sicuro Beyond Meat non è stata aiutata nel suo processo di risalita dal fatto che McDonald’s ha deciso di non inserire in via permanente i prodotti di plant based dell’azienda nel suo menu. Certo, a febbraio 2023 aveva rinnovata questo collaborazione proponendo i McNuggets vegetali, ma nel 2022 la fine del test sui McPlant aveva fatto crollare il titolo in Borsa di Beyond Meat visto che nessuno negli USA, dopo l’entusiasmo iniziale, mangiava più l’hamburger vegano.

Ovviamente tutti si interrogano se questo sia l’inizio della fine per la carne vegetale. Dopo il facile entusiasmo iniziale, ecco che i consumatori sembra che si siano disaffezionati rapidamente a tale novità.

A Presa Diretta la nuova frontiera della carne ibrida (che non piace a Coldiretti): metà da laboratorio, metà vegetale A Presa Diretta la nuova frontiera della carne ibrida (che non piace a Coldiretti): metà da laboratorio, metà vegetale

Ma non dappertutto, a quanto pare. Qui in Italia il settore dei prodotti plant based è ancora in crescita. Nel 2022, per esempio, aveva raggiunto quota 500 milioni di euro. Lungi da noi fare una disanima economica, non è questo il nostro campo, ma il fatto che nel resto del mondo Beyond Meat sia in crisi, mentre qui in Italia tali prodotti vadano ancora alla grande potrebbe essere solo il riflesso del fatto che, di fronte a queste “mode e novità”, l’Italia è sempre un passo indietro.

Come a dire: noi siamo ancora nella fase di entusiasmo, quella fase che, per esempio, negli USA ormai è già passata. Quindi può essere che da qui a qualche mese anche qui in Italia tale entusiasmo potrebbe andare a scemare.

Anche perché in questo scenario si innesta anche l’arrivo della carne prodotta in laboratorio. Si attende ancora l’ok dell’Europa, anche se l’Olanda è già pronta per produrla. E qui da noi? Come sopra, siamo sempre un passo indietro: il Governo vuole vietarne produzione e importazione.