Ennesimo episodio del genere: a Rezzato, provincia di Brescia, una pizzeria era aperta nonostante i divieti imposti dall’epidemia da Coronavirus. Esito della vicenda scontato: titolare multato (anche perché era presente un dipendente in nero) e locale chiuso.
Questa volta a scovare il furbetto è stata la Guardia di Finanza. Gli agenti, durante i normali controlli per evitare la diffusione della Covid-19, hanno scoperto a Rezzato una pizzeria aperta come se non stesse succedendo nulla.
La serranda era alzata e l’insegna al neon accesa. Ricordiamo che la normativa attuale legata all’emergenza Coronavirus prevede che le pizzerie, come i ristoranti, possano solamente preparare il cibo e consegnarlo a domicilio. Tranne che in Campania e in Sicilia: in queste due regioni è vietato anche il food delivery.
Comunque sia, nella pizzeria aperta la Guardia di Finanza ha trovato il titolare egiziano e un dipendente in nero, sprovvisto di regolare contratto di lavoro. Ovviamente i Finanzieri hanno subito multato il titolare. In doppio questa volta. La prima multa riguarda la violazione degli obblighi di sospensione dell’attività di ristorazione al pubblico: sanzione da 400 a 3.000 euro.
La seconda multa è relativa al dipendente in nero: sanzione da 1.800 a 10.800 euro. In aggiunta il locale è stato chiuso. Ma c’è di più: la Prefettura di Brescia, in un secondo momento, potrà aggiungere una sanzione aggiuntiva alla sospensione dell’attività di impresa fino ad arrivare a 30 giorni. Tale sanzione sarà attiva quando le ordinanze governative permetteranno la riapertura al pubblico dei ristoranti.