René Redzepi: se vi siete persi la possibilità di vincere il Noma di Kyoto, potete comunque indovinare cosa si è inventato

René Redzepi lancia un mini contest su Intagram: indovina cos'è quella cosa che ha in mano e vinci 2 posti al pop up di Kyoto. Ma c'è già un vincitore.

René Redzepi: se vi siete persi la possibilità di vincere il Noma di Kyoto, potete comunque indovinare cosa si è inventato

Si torna a parlare di René Redzepi, ma stavolta non perché il Noma così come lo conoscevamo ha chiuso i battenti (anche se lo citeremo indirettamente), ma perché lo chef ha deciso di lanciare un singolare contest sul suo profilo Instagram. Che è semplice: guarda il reel a cui si riferisce la foto sopra e indovina che cosa sia, in palio due posti al Noma di Kyoto. Vi do un aiuto: no, non è un pezzo di Cthulhu in gelatina. E neanche un nuovo straccio raccogli polvere.

René Redzepi e il suo contest per mangiare al Noma di Kyoto

rene redzepi noma

Nella didascalia del post, René Redzepi definisce quella massa marroncina tremolante come “strana, confortante, deliziosa”, tutto allo stesso tempo. È lampante che Redzepi non abbia mai giocato a un GdR o a un Souls perché nessun giocatore potrebbe definire “strana, confortante, deliziosa” una gelatina tremolante.

Divagazioni ludiche a parte, nel post lo chef spiega che chi indovinerà per primo che cosa sia questo ingrediente (ok, niente straccio elettrostatico per la polvere di sicuro) e in che cosa è marinato (Ah, pure marinato? Direbbe la signorina Silvani) vincerà due posti per il pop up del Noma di Kyoto (ovviamente il gioco è vietato allo staff del Noma).

Nei Commenti sono stati lanciate le ipotesi più disparate, tanto che in un Aggiornamento lo stesso Redzepi ha parlato di una ridda di ipotesi “incredibili e creative”, affermando però che poteva esserci un solo vincitore. Che è stato @th0t_mummi il quale potrà beatamente volare fino a Kyotoper mangiare nel pop-up del Noma.

Il trasformismo del Noma, la fiaba della sostenibilità e tutto quello che non torna Il trasformismo del Noma, la fiaba della sostenibilità e tutto quello che non torna

Se vi state chiedendo cosa fosse quella massa tremolante, ebbe, pare che fossero seppie marinate in alghe. Ma andiamo a vedere alcune delle ipotesi lanciate dagli speranzosi commentatori (che visto che al Noma di Copenaghen non ci si può più andare, va bene anche il pop-up di Kyoto):

  • calamari con datterini caramellati e agave
  • calamaro vivo (a pezzi? Qualcuno mi sa che ha preso la storia di Cthulhu troppo sul serio)
  • calamaro gigante
  • calamaro caramellato nello sciroppo d’acero
  • marshmallow e sciroppo di cioccolata
  • fungo marinato in qualcosa
  • hashish (qui complimenti per l’inventività!)
  • fegato di balena con garum
  • Ammiraglio Ackbar (lui ha vinto tutto, spegnete pure l’internet)
  • pelle umana con salsa di cioccolato Hershey (un po’ macabra come cosa)
  • miso di seppia e alghe
  • calamari e alga nori
  • medusa

Ok, ora tocca a voi dire la vostra. Adesso che sapete cosa fosse in realtà, confessate: a voi cosa sembrava?

Qui il post di Instagram dove potete leggere tutti i vari tentativi di risposta:

https://www.instagram.com/p/Cn0vt2zIYAA/?hl=it