Ancora un lutto nel mondo imprenditoriale italiano: è morto Remo Cannamela, l’ultimo dei fratelli ancora in vita che avevano inventato l’omonimo marchio di spezie.
Remo Cannamela si è spento a Bologna all’età di 83 anni: i funerali si sono tenuti oggi alle ore 15 a Borgonuovo di Sasso Marconi. Remo non era ancora maggiorenne quando, nel 1956, insieme ai fratelli maggiori Fabio e Silvio aveva fondato l’azienda Cannamela, celebre marchio di spezie e erbe aromatiche.
L’azienda inizialmente era stata intestata a Fabio, il fratello maggiore. Dopo aver lavorato a Bologna per Santunione Spezie, aveva deciso di mettere su questa nuova azienda a conduzione famigliare. Tutto era nato nella piccola cantina di casa, dove Remo si alternava fra gli studi presso la facoltà di Economia e il confezionamento delle spezie.
Le prime spezie, provenienti da tutto il mondo, erano state il pepe verde, il basilico, la cannella, la vanillina, lo zucchero e lo zafferano. Lo stabilimento principale era a Castel Maggiore, ma quando Remo si laureò con una tesi sulla storia e il mercato delle spezie, ecco che l’azienda fece un balzo nella sua crescita.
Il figlio Andrea ricorda che, sin dai tempi della Compagnia delle Indie, il settore delle spezie non era cambiato poi molto. Fu proprio il padre Remo a introdurre alcune novità, fra cui anche il tappo-macina: si tratta del classico contenitore di vetro con tappo dotato di macinino che permette di tritare le spezie direttamente al momento dell’uso.
Sempre a Remo, poi, si deve anche l’ideazione di un processo di sanificazione a microonde. L’azienda crebbe fino a contare un centinaio di dipendento. Nel 1995 il gruppo Montenegro entra in Cannamela. Successivamente i Cannamela decidono di ritirarsi, anche se Remo, nel 2003, con uno dei fratelli cercò di avventurarsi sempre nel settore delle spezie con la Arbe srl. Imprese (non fu molto fortunato in tal caso). Sempre nello stesso periodo Remo sostenne il Rugby Bologna 1928 (negli anni Sessanta Remo aveva militato nella squadra, con il figlio Andrea allenatore dell’Under 17).
Remo lascia la moglie Maria Olimpia, i figli Lorenzo e Andrea e i nipoti Pietro, Sara e Tommaso.
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