Il leader dei surgelati Iceland lancia dal Regno Unito l’allarme: i prezzi aumenteranno a causa della carenza di camionisti. Richard Walker, AD di Iclenad, ha spiegato che le aziende stanno aumentando i salari dei camionisti per invogliare più lavoratori a tornare su strada.
Tuttavia ciò porterà ad un inevitabile aumento dei prezzi per il consumatore finale. L’AD ha rivelato a Sky News che pensa che sia inevitabile una qualche forma di inflazione in quanto questo problema dei camionisti sta interessando l’intera catena di approvvigionamento.
Walker ha sottolineato che la problematica non riguarda solamente il loro segmento, quello che va dai depositi ai negozi, ma anche la tratta che va dai fornitori ai depositi o il segmento relativo al trasporto dei prodotti dai campi al fornitore.
Iceland però non è l’unico che sta pensando di invogliare i camionisti con stipendi più elevati: anche Tesco e Asda si sono mossi in tal senso, introducendo un bonus iniziale di mille sterline per i nuovi assunti, mentre M&S sta pubblicizzando un incentivo di duemila sterline. Waitrose, invece, da questa settimana ha iniziato a offrire uno stipendio fino a 53mila sterline per i nuovi camionisti.
Anche altre aziende stanno cercando di sopperire a questa carenza di lavoratori, fra cui anche McDonald’s (che ha fra l’altro esaurito i milkshake in UK), Wetherspoon e Nando’s.
Tutto per colpa della Brexit: lo scorso anno, a causa dell’uscita dall’Unione Europea, ecco che 14mila camionisti hanno lasciato la Gran Bretagna e di questi solamente 600 hanno fatto ritorno. A questo bisogna poi aggiungere i disagi provocati dalla pandemia ed ecco spiegato perché manchino i camionisti nel Regno Unito.