Nestlé ha annunciato l’intenzione di chiudere entro il 2023 la sua fabbrica di dolciumi a Newcastle, nel Regno Unito, con l’obiettivo di spostare la maggior parte della produzione ad Halifax, nello Yorkshire occidentale. La mossa, però, sta suscitando qualche dissapore: diversi sindacati hanno dichiarato che chiudere una fabbrica dal bilancio in attivo è “inaccettabile”, tanto più che lascerà a casa 474 dipendenti.
La fabbrica in questione era attiva dal 1958 ma, secondo i sindacati, l’intenzione è di trasferire la produzione dei dolciumi di competenza in Repubblica Ceca e Polonia. “Tutto questo avrà un impatto devastante sui lavoratori e sulle loro famiglie” ha spiegato Ross Murdoch, funzionario nazionale del sindacato GMB, sottolineando il fatto che lo spostamento della produzione nell’Est europeo comporterà un “aumento significativo di miglia stradali e marittime, aumentando l’inquinamento e il danno ambientale”.
Dal canto suo, Nestlé mantiene la più rigida delle narrative aziendali: “Fin dall’inizio volevamo fornire tempo e spazio adeguati per queste discussioni ed è giusto che si tengano direttamente con i nostri dipendenti e sindacati e non in pubblico” si legge in una nota diramata dalla multinazionale. “Rimane una priorità sostenere le nostre persone e le loro famiglie durante questo processo e ringraziamo tutti per la pazienza”.