Riconoscimento facciale nei pub del Regno Unito? Si tratta di una tecnologia sperimentale che ha diversi effetti positivi: aiuta a ridurre le lunghe code, permette di beccare i furbetti che saltano la coda e, soprattutto, aiuta i baristi a non servire alcolici ai minorenni. Ma come funziona? Nei pub in cui questa tecnologia è stata testata, il personale non chiede più “Chi è il prossimo?”, ma semplicemente controlla uno schermo che indica chi è il prossimo grazie al riconoscimento facciale.
Questa nuova tecnologia basata sull’intelligenza artificiale è stata sviluppata da DataSparQ. Secondo gli esperti, se tutti i 48.000 pub britannici si dotassero di questo riconoscimento facciale, potrebbero versare ulteriori 78 milioni di pinte all’anno: il tempo che i baristi perdono a chiedere chi è il prossimo e sedare le inevitabili liti relative al posto in fila, verrebbe utilizzato per servire altri clienti.
Il sistema costa 199 sterline al mese ed è composto da una webcam standard, da uno schermo e da una connessione internet. Sono diverse le funzioni che si possono sfruttare:
- questa tipologia di riconoscimento facciale permette di indicare l’età delle persone inquadrate
- i clienti potranno riordinare nuovamente mentre si trovano in coda: il sistema memorizza le loro scelte e reagisce a segnali manuali in caso di modifiche
- la funzione FaceTab collega visivamente le persone a un determinato conto e permette solamente a certi volti di ordinare
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il sistema traccia anche la quantità di bevande servite in modo che i proprietari possano tenere sotto controllo l’andamento della giornata
Grazie a questo sistema, il primo arrivato sarà anche il primo servito: basta dunque ai furbetti che si infilano e saltano le code e a quelli che “devo solo pagare…” e poi ordinano altre dieci cose.
[Crediti | The Sun]