Non si placano i problemi di approvvigionamento del Regno Unito: dopo la carne, il latte, il pollo e chi meno ne ha più ne metta, ora è il momento della CO2, che scarseggia nel Paese mettendo a rischio produzione di birra e refrigerazione di alimenti. Non solo: l’anidride carbonica viene anche utilizzata per stordire gli animali negli allevamenti prima della macellazione, il che mette ulteriormente a rischio la già provata industria della carne, che lamenta di avere CO2 sufficiente giusto per una o due settimane al massimo. Gli approvvigionamenti di anidride carbonica per usi alimentari nel Regno Unito si sono infatti dimezzati nelle ultime settimane.
La Food & Drink Federation (FDF), che rappresenta centinaia di trasformatori e produttori di alimenti, si è unita ai rivenditori e ai produttori di carne nel chiedere un’azione urgente del Governo per risolvere il problema delle gravi e frequenti interruzioni nelle catene di approvvigionamento alimentare.
“In tutta l’industria c’è una visione comune secondo cui la situazione sta peggiorando, con poche prospettive di ulteriore fornitura di CO2 a meno che non intervenga il governo del Regno Unito”, ha scritto l’amministratore delegato della FDF Ian Wright, in una lettera al segretario per l’alimentazione e gli affari rurali, George Eustice.
Ancora una volta, le maggiori preoccupazioni si concentrano sul periodo natalizio, cruciale per la ripresa del commercio, ma messo a rischio da queste difficoltà di approvvigionamento generale che le aziende stanno affrontando. Ce la farà il Regno Unito a salvare il Natale?