Il meccanismo lo conosciamo (purtroppo) bene anche noi: i prezzi dei prodotti alimentari (e non solo) continuano ad aumentare e i consumatori, comprensibilmente volenterosi di tutelare il proprio potere d’acquisto, vanno alla ricerca dei prodotti più convenienti ed economici. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo già avuto modo di vedere una folta forbice di esempi: volgiamo lo sguardo oltre la Manica, dove il tasso di inflazione ha ormai abbondantemente superato la doppia cifra stabilendo il livello più alto degli ultimi 40 anni (le stime più recenti indicano un 10,7%) e innescando la meccanica del caro vita.
Qui, i cittadini del Regno Unito hanno reagito aumentando gli acquisti di prodotti surgelati, tradizionalmente meno costosi rispetto ai propri colleghi freschi, e addirittura portandosi a casa la frutta e la verdura “imperfetta”, ossia con imperfezioni che normalmente la squalificherebbe dall’occupare gli scaffali dei supermercati. A proposito di supermercati: in questo clima di rigore a fare affari d’oro sono soprattutto i discount, che vanno incontro alle esigenze dei consumatori. Lidl, ad esempio, ha segnato un aumento delle vendite del 24,5% su base annua verso la fine di dicembre.
L’aumento di popolarità dei discount nel Regno Unito
Un boom di vendite che, stando alle previsioni redatte dagli analisti di mercato, dovrebbe tradursi anche in un incremento degli affari a lungo termine, con sempre più clienti che con ogni probabilità sceglieranno di passare dalle catene di supermercati tradizionali ai discount nel tentativo di mettere da parte qualche sterlina.
Lidl GB, parte del gruppo di vendita al dettaglio tedesco Schwarz, ha dichiarato che durante le prime tre settimane di dicembre sono stati registrati ben 1,3 milioni di clienti in più rispetto all’anno precedente – un aumento di popolarità che, stando alla lettura proposta da Kantar, gruppo che si occupa di analisi di mercato, si è tradotto in un trasferimento di 62,8 milioni di sterline da altri supermercati ai punti vendita Lidl.
“Sappiamo che si rivolgono a noi per risparmiare” ha commentato a tal proposito l’amministratore delegato Ryan McDonnell “ma poi rimangono con noi quando si rendono conto che i nostri prodotti non scendono a compromessi con la qualità. Non abbiamo dubbi: questo aumento delle vendite continuerà anche per buona parte del 2023″.
Una previsione, quest’ultima, che al di là della commovente fidelizzazione dei clienti lascia intendere il fatto che no, molto probabilmente la situazione economica e sociale dei sudditi di Re Carlo non cambierà in positivo nel futuro prossimo.
Lidl, in ogni caso, non è l’unico discount ad aver registrato un aumento delle vendite così notevole: diamo ad esempio un’occhiata al caso Aldi, che ha messo a segno un incremento ancora maggiore (+26%) rispetto all’anno scorso.