Regno Unito, crostacei e polpi sono animali senzienti: la proposta per proteggerli

Nel Regno Unito è stata lanciata una proposta per inserire crostacei, polpi e calamari nella nuova legge sul benessere animale: sono animali senzienti, bisogna proteggerli.

Regno Unito, crostacei e polpi sono animali senzienti: la proposta per proteggerli

Nel Regno Unito è stata lanciata una proposta per inserire crostacei e polpi nella nuova legge sul benessere animale. E questo perché in Gran Bretagna i polpi sono stati riconosciuti come animali senzienti, curiosi e intelligenti.

Ai polpi, poi, si aggiungono anche altri cefalopodi come i calamari e le seppie. Senza dimenticare, poi i crostacei come granchi, aragoste e gamberi. La proposta di legge originaria è stata ampliata venerdì scorso quando una revisione indipendente della London School of Economics, dopo aver esaminato più di 300 studi scientifici, ha trovato forti prove che le creature marine possono provocare dolore e angoscia.

Il dottor Jonathan Birch, il ricercatore capo e professore associato presso il Center for Philospohy of Natural and Social Science della LSE, ha affermato che questo emendamento aiuterà a eliminare una “grande incoerenza”.

Birch ha spiegato che i polpi e i cefalopodi sono stati protetti dalla scienza per anni, solo che, finora, non hanno ricevuto alcuna protezione al di fuori di essa. Un modo in cui il Regno Unito può garantire il benessere degli animali è proteggere questi invertebrati che, spesso, gli umani ignorano.

polpo

Secondo un report di Compassion in World Farming, gli allevamenti intensivi di polpi sarebbero estremamente crudeli. Per un polpo, animale solitario e abituato a vagare da solo nell’oceano, essere confinato in una gabbia insieme ad altri polpi è un destino terribile. Nei migliori dei casi rischia la noia (il cervello di un polpo comune ha circa 500 milioni di neuroni, il che lo rende intelligente quanto un cane o un bambino di 3 anni), ma si arriva anche a veri e propri fenomeni di cannibalismo.

Per Compassion in World Farming, ci sono otto motivi per cui la pratica dell’allevamento intensivo dei polpi è un qualcosa di immorale:

  1. Sono animali solitari per natura: le condizioni di affollamento tipiche degli allevamenti intensivi fanno emergere comportamenti aggressivi e territoriali che possono condurre al cannibalismo
  2. Sono molto curiosi e intelligenti: come si vede nel documentario My Octopus Teacher su Netflix, il polpo è molto intelligente e ama esplorare il suo ambiente, modificandolo per adattarlo alle sue esigenze
  3. La loro dieta carnivora è insostenibile: con la crisi globale della pesca, utilizzare parte del pescato per nutrire i polpi alla lunga non sarebbe sostenibile
  4. Benessere e sofferenza in cattività: l’allevamento di polpi è un tentativo di allevare animali selvatici che non sono mai stati allevati prima. Non si sa, dunque, come soddisfare i loro bisogni di benessere
  5. Sono fragili e si feriscono facilmente: la mancanza dello scheletro (sia interno che esterno) e la pelle fragile, fa sì che manipolare i polpi aumenti il rischio di ferirli
  6. Mancanza di un metodo di macellazione valido: allo stato attuale non esiste un metodo che sia scientificamente valido per macellare i polpi senza sofferenza. Prenderli a bastonate in testa, tagliare il cervello, farli morire per asfissia o congelarli nel ghiaccio non sono metodi umanamente accettabili
  7. Mancanza di leggi per la tutela del benessere dei polpi d’allevamento: i polpi non sono protetti da metodi di macellazione disumani, non esistono leggi in tal senso in Europa, negli Stati Uniti, in Messico o in Giappone
  8. Incompatibilità con le nuove linee guida dell’UE per l’acquacoltura: queste nuove linee guida incoraggiano l’industria della piscicoltura a smettere di dipendere dalle farine e dall’olio ottenuti da pesce pescato in natura per nutrire il pesce d’allevamento