Nel Regno Unito 70 milioni di pinte di birra verranno buttate via a causa della chiusura dei pub provocata dal lockdown da emergenza Coronavirus. Il fatto è che in Gran Bretagna i pub hanno chiuso i battenti il 20 marzo e non riapriranno prima del 4 luglio.
Questo vuol dire che sia la birra dei fusti aperti, sia quella lasciata in deposito non sarà più commestibile nel momento della riapertura. La maggior parte della birra verrà distrutta. Solo una determinata porzione delle birre ormai invendibili, invece, verrà usata per creare fertilizzanti organici per l’agricoltura e mangime per animali.
Emma McClarkin, amministratore delegato della British Beer & Pub Association, ha dichiarato che è un vero peccato che così tanta grande birra inglese, il cui destino era quello di essere gustata nei pub del paese, verrà sprecata in tale modo. La necessità di distruggere così tanta birra dimostra quanto il settore della birra e dei pub siano stati colpiti da questa crisi.
Stessa cosa accadrà in Australia: qui la Lion, uno dei più grandi produttori di birra australiani, dovrà buttare via 90.000 barili di birra, circa 7,8 milioni di pinte.
Si tratta d tutti i barili di birra che da marzo i pub e i ristoranti non hanno più potuto usare o vendere a causa del lockdown. La birra verrà immessa negli impianti di trattamento delle acque reflue dei birrifici Tooheys e XXXX, i quali produrranno biogas.
[Crediti | Edinburgh News – The Guardian]