Questa volta andiamo a Reggio Emilia: qui 11 negazionisti sono stati multati dalle forze dell’ordine perché andavano in giro nella movida senza mascherina. Esattamente come accaduto a un negazionista a Roma qualche giorno fa.
I controlli sono avvenuti sabato sera. Il Questore, infatti, aveva emanato un’apposita ordinanza per organizzare servizi di controllo congiunti fra Polizia di Stato, Polizia locale, Guardia di Finanza e il personale del reparto prevenzione crimine.
Gli agenti, procedendo a piedi, hanno effettuato continui pattugliamenti concentrandosi soprattutto lungo le vie e le piazze del centro storico, teatro della movida cittadina.
Proprio durante questi controlli, sono state multate 11 persone perché non indossavano i dispositivi di protezione/mascherine così come previsto dalle norme anti diffusione del Coronavirus. Ricordiamo, infatti, che in tutta Italia dopo le 18 di sera, nei luoghi della movida e ovunque ci sia rischio di assembramenti, è fatto obbligo di indossare sempre la mascherina (con alcune regioni e città che stanno inasprendo queste regole).
In aggiunta un bar è stato multato perché aveva venduto alcolici a minori di 18 anni. Molti cittadini lamentano i continui assembramenti che si formano soprattutto nella zona dei locali. Ennio Ferrarini ha spiegato che è assurdo iniziare le scuole con tante misure di prevenzione se poi alla sera gli stessi ragazzi sono tutti vicini, assembrati e senza mascherine.
E lamenta poi una nuova moda lanciata dai ragazzi: si assembrano a centinaia fermi in mezzo alla strada, senza mascherine, per ore e ore, impedendo anche il passaggio delle auto dei residenti e con tanto di Polizia municipale e Polizia di Stato che deve continuamente invitati i ragazzi a indossare le mascherine.