Sono tre i pilastri sui quali vuole poggiare il futuro dell’agricoltura italiana il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli nell’ambito del Recovery Plan: agrisolare, razionalizzazione della logistica e contratti di filiera. E saranno declinati attraverso pochi progetti, ma di grande impatto.
A presentare i tre punti in questione lo stesso Patuanelli durante la presentazione delle proposte di Legambiente per il Recovery Plan.
“Il pacchetto ha un focus forte – ha detto il ministro -: non 250 microprogetti, ma pochi progetti ad alto impatto. Penso all’agrisolare, alla sostituzione delle coperture di stalle e impianti produttivi con pannelli fotovoltaici. L’agricoltura può dare questo contributo alla produzione elettrica”
Quindi secondo il Patuanelli pensiero sarà importante abbandonare il fotovoltaico a terra, “che incide troppo sulla produzione agricola. Attraverso il Crea si stanno studiano impianti fotovoltaici sospesi, sotto i quali si possono coltivare alcune colture”.
Per quanto riguarda la razionalizzazione della logistica, secondo Patuanelli in questo modo si può andare ad accorciare la filiera “diminuendo il chilometraggio delle merci, con maggior competitività delle imprese e maggior rispetto ambientale”.
Infine, i contratti di filiera che consentiranno di “distribuire all’interno della filiera il valore che si crea nella parte terminale, soprattutto sui produttori. Cosi’ potranno aver garantita maggior dignità del lavoro agricolo , andando a scalfire lo scandalo del caporalato“.
Fonte: ANSA