In un quartiere ben noto di Roma, Rebibbia, ha aperto una nuova tavola calda che sposa un progetto d’inclusione speciale: si chiama “Cookery” e offre prodotti interamente preparati dai detenuti.
L’idea è stata possibile realizzarla grazie al progetto Ricomincio da 3, nato dalla collaborazione tra la Direzione penitenziaria e il Gruppo CR S.p.A. che ancora l’anno scorso a dicembre, in pieno lockdown, ha permesso a 7 detenuti, di cui 2 semiliberi, di avviarsi all’attività di Fornaio.
In realtà il progetto “Cookery” era nato ancora nel 2013 grazie alla direttrice Annamaria Trapazzo e all’imprenditore Edoardo Ribeca. Ma si era arenato a causa di problematiche legate alla vecchia gestione, per poi ripartire con nuovo
Dentro Crookery producono sostanzialmente pane e altri prodotti di panificazione, ma vendono anche altro al pubblico al di fuori delle mura del carcere, sempre prodotti legati alla gastronomia e sempre realizzati all’interno del laboratorio situato dentro l’intercinta della Casa Circondariale Terza Rebibbia.
L’obiettivo del progetto è ovviamente la rieducazione dei detenuti attraverso il lavoro: grazie alla creatività, l’impegno, le attitudini e non meno importante, la cucina, i reclusi possono approcciarsi di nuovo alla società. Ci aveva pensato anche un detenuto in USA a riscattarsi seguendo la passione che aveva verso la cucina: mentre sconta 70 anni più l’ergastolo, ha aperto un canale di cucina su TikTok, mostrando le ricette che prepara nella sua cella.
[Fonte: Romatoday]