Il viaggio in Italia di Re Carlo e della Regina Camilla prosegue e, dopo la cena al Quirinale offerta dal Presidente Mattarella e gli impegni istituzionali che hanno portato i sovrani d’Inghilterra anche a un riservatissimo incontro con Papa Francesco, nel pomeriggio di ieri è giunta l’ora per un discorso ufficiale alla Camera.
Il Re è stato accolto a Montecitorio dal presidente della Camera Lorenzo Fontana, da quello del Senato Ignazio La Russa e da un picchetto interforze e, dopo l’esecuzione degli inni nazionali e gli interventi proprio di Fontana e La Russa, ha preso la parola, per un discorso in cui non è mancata una certa dose di ironia, anche nei confronti del tormentato rapporto tra gli inglesi e la cucina italiana.
L’intervento di Re Carlo
Carlo III si è rivolto all’aula della Camera dei Deputati in italiano, mettendo le mani avanti: “spero di non aver rovinato così tanto la lingua di Dante da non essere più invitato in Italia”, affermazione a cui è seguito un lungo applauso, scongiurando l’evenienza.
Il sovrano britannico ha più volte dimostrato di avere il massimo rispetto per la nostra cucina, come è successo nella favoleggiata cena in onore dell’ambasciatore italiano in UK in cui si è affidato a Stanley Tucci e a uno degli chef italiani più riconosciuti in terra d’albione, Francesco Maffei.
Ma in una visita istituzionale il re rappresenta la nazione, e da quel punto di vista riconosce che non tutto è sempre andato come doveva: “spero ci possiate perdonare se ogni tanto corrompiamo la vostra cucina. Lo facciamo con il massimo affetto possibile”.
C’è spazio anche per esprimere apprezzamento per l’ospitalità del nostro Presidente della Repubblica: “sono enormemente onorato di essere qui oggi e molto grato al presidente Mattarella per il suo gentile invito a compiere una visita di Stato in Italia. È molto importante per me e la regina tornare qui per la prima visita dopo l’incoronazione. Il momento è ancora più speciale, visto che oggi ricorre anche il nostro ventesimo anniversario di matrimonio”.