Mai, mai mangiare i Mon Cherì dopo un incidente: così una donna nella provincia di Ravenna è stata accusata di guida in stato di ebbrezza e soltanto dopo un lungo processo è stata scagionata.
Mentre stava andando a cena con amici, la donna, un’insegnante, è stata coinvolta in un incidente. Ha purtroppo, a sua volta, tamponato un’auto, così ha dovuto provvedere a scrivere la constatazione amichevole. Nel mentre che aspettava la polizia e i vigili del fuoco, si è concessa di recuperare un calo di zuccheri con alcuni Mon Cherì. Un gesto che l’è costato un processo lungo quasi 3 anni.
I vigili, infatti, hanno provveduto a effettuare i soliti controlli, compreso l’etilometro ed è stato così che la rilevazione ha segnalato che i parametri superavano quasi il doppio i limiti consentiti. Nonostante i tentativi di chiarire l’equivoco, la donna è finita ugualmente a processo con l’accusa di guida in stato di ebbrezza.
Ci sono voluti quasi tre anni di accertamenti, ma finalmente proprio in questi giorni giustizia è stata fatta: l’insegnante è stata assolta. “I Mon chéri sono stati consumati solo dopo il sinistro e mentre attendeva che le forze dell’ordine effettuassero i rilievi”. Così il Gup del tribunale di Ravenna, dottor Andrea Galanti, ha correttamente assolto con formula piena l’insegnante.
[ Fonte: Il Dolomiti ]