A Ravenna torna l’allarme botulismo: martedì scorso in Valle della Canna sono stati trovati e recuperati un centinaio di anatre intossicate o morte a causa del botulismo.
Gli animali morti o sintomatici erano quasi tutte anatre, soprattutto Germani reali, Alzavole, Capaiglia, Marzaiole e Codoni. Presenti anche un Mignattaio e una Garzetta. In totale sono stati raccolti 98 animali: 49 erano già morti e 49 intossicati.
Questi ultimi sono stati subito sottoposti alle cure del caso, cioè terapia antibiotica e fluidoterapia, ma nonostante ciò una decina sono morti in un secondo momento. I 40 animali sopravvissuti si trovano ora al Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Ca’Ponticelle.
Mercoledì mattina, poi, si è provveduto a recuperare altri animali intossicati, nonché a controllare i livelli idrici e il deflusso delle acque per verificare anche la situazione del pesce. In questa fase sono stati raccolti altri 38 animali: 22 erano già morti e 16 ancora vivi.
Secondo quanto rivelato dall’amministrazione comunale, si tratta di numeri ancora bassi: l’intervento veloce delle associazioni preposte, delle forze dell’ordine e dell’ASL è riuscito a bloccare sul nascere un focolaio pericoloso.
Questo anche perché nel 2019 c’era stato un altro episodio grave di botulismo negli anatidi selvatici, motivo per cui da allora i controlli sono stati regolari e serrati.
Ci si aspettava già che il fenomeno potesse ripetersi e quando le temperature ambientali sono salite così tanto in questo agosto 2021, le associazioni erano già tutte in allerta.
Per cercare di ridurre il numero di contagi, in zona sono anche stati installati dei dissuasori acustici per cercare di allontanare gli animali fino a quando la situazione delle acque non sarà tornata normale. Le anatre tendono a spostarsi e nutrirsi di notte, motivo per cui è importantissimo evitare che si fermino e si cibino nelle acque di Valle Mandriole.
Nel frattempo il personale di Arpae ha anche esaminati i campioni delle acque: in base ai risultati verranno prese decisioni per le prossime settimane. Inoltre le carcasse degli animali morti sono state portate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna per valutare sia la presenza del botulino sia l’eventuale presenza di influenza aviaria.
Intanto si continua con il deflusso delle acque che dovrebbe finire venerdì: sarà poi il sole a prosciugare del tutto pozze e fanghi. In contemporanea, associazioni e volontari proseguiranno nella raccolta di eventuali altri animali morti o sofferenti, presidiando i siti per cercare di evitare la sosta degli stormi in migrazione. Oggi dovrebbe poi iniziare anche il recupero dei pesci dalle suddette pozze.