È iniziato il 2 aprile il Ramadan (sì con la “n”), il mese sacro del digiuno come previsto dai cinque precetti dell’Islam. Niente cibo e acqua dunque dall’alba al tramonto fino al 1 maggio per 1,4 milioni di mussulmani in Italia. L’obbligo religioso di digiunare riguarda tutti i fedeli ad eccezione di anziani, minorenni, persone malate e donne durante il ciclo mestruale.
Oltre ad astenersi dai piaceri della tavola (almeno durante il giorno) il musulmano osservante in Ramadan non fuma, non nomina Allah invano e non compie azioni violente. Il mese sacro infatti si deve svolgere all’insegna della preghiera e delle buone azioni. Il Ramadan è uno dei cinque pilastri della fede musulmana assieme alla professione di fede al dio unico dell’Islam e al suo profeta Maometto, alla preghiera, l’elemosina e il pellegrinaggio a La Mecca una volta nella vita. Insomma, cose che si sanno dai tempi dell’ora di religione.
Ma cosa mangeranno e berranno i musulmani nel corso di questo mese nei momenti del giorno in cui è permesso? Le tradizioni variano in base all’area geografica in cui si vive, così come variano le ore di digiuno. Esistono tanto di app per calcolarle in base alla latitudine del luogo in cui ci si trova. Si mangia prima dell’alba consumando cibi molto leggeri come frutta fresca e yogurt, magari aromatizzato con acqua di fiori di arancio. Poi si digiuna tutto il giorno fino all’ora del tramonto quando la famiglia si riunisce attorno a grandi tavolate imbandite.
Anche qui, con quali alimenti si spezzi il digiuno varia in ogni famiglia. Fra i capisaldi non mancano senz’altro i datteri, le lenticchie, carni bianche e dolci a volontà. Il tutto senza esagerare però (e non è facile dopo una giornata con la fame) per non compromettere il sonno. Ma la cena più bella che spezza il digiuno sarà quella del 2 maggio in cui si celebrerà la Festa della Rottura che segna l’inizio del nuovo mese lunare.