La risposta istintiva, che potremmo credere di sapere anche senza sbirciare dati e numeri, è “tanti”. D’altro canto sono almeno un paio di anni che vi raccontiamo di consumi in netta crescita, di come – e citiamo un nostro titolo di marzo 2023 – “li mangino nove italiani su dieci“: a oggi, il consumo pro capite di surgelati ha superato per la prima volta la barriera dei 17 chilogrammi, arenandosi a un record di 17,2 kg per persona. Ma a cosa è dovuta una tale popolarità?
Tanto per cominciare vale la pena notare, come abbiamo già sottolineato, che si tratta di fatto di una tendenza ascendente e forte già di qualche anno “di rincorsa”, per così dire. Il “Rapporto annuale sui consumi dei prodotti surgelati in Italia”, curato da Iias – Istituto italiano alimenti surgelati, ha svelato che nel 2023 il giro d’affari dei prodotti in questione ha toccato i 5,8 miliardi di euro, facendo registrare un aumento dei consumi pro capite del 2,4%.
I motivi dietro la popolarità dei surgelati
I motivi sono molteplici e vanno anche e soprattutto da ricercarsi nel carattere della congiuntura economica degli ultimi anni, tempestati da rincari, da bollette alle stelle, da un’inflazione tenace e galoppante. Ecco dunque che i surgelati si propongono come soluzione comoda ma soprattutto economica: un salva-cena che salva anche il portafoglio, ecco.
I dati, dicevamo, non fanno che confermare questo sentimento. Gli abitanti dello Stivale hanno raggiunto i 16 kg pro capite solamente nel 2021, e appena un paio di anni più tardi hanno già raggiunto – e superato, come visto – la soglia dei 17. Ma quali sono i preferiti dagli italiani?
A guidare le classifiche dei consumi sono i surgelati vegetali con oltre 215.000 tonnellate acquistate (-1,9% rispetto all’anno precedente) con una importante performance positiva per quelli preparati (con 22.380 tonnellate e +3,7% sul 2022). Terzo posto, invece, per i prodotti ittici con 92.500 tonnellate, divisi in ittico preparato panato (oltre 33.000 tonnellate) e pesce naturale (59.000).
Seguono poi quelle declinazioni di ancora maggiore comodità, per così dire: i piatti pronti, che si attestano su oltre 66.600 tonnellate, le pizze surgelate (63.500 tonnellate), le altre specialità salate (pancake e altri prodotti), che hanno mantenuto quota 33.300 tonnellate, le carni surgelate, con 15.700 tonnellate nel 2023 e infine pane e paste surgelate, con 5.730 tonnellate.
Gli esperti del settore, chiamati a commentare questo fenomeno, hanno formulato letture ben simili alla nostra: “Negli ultimi anni, i surgelati hanno dimostrato di essere ottimi alleati dei consumatori in ogni occasione” ha spiegato Giorgio Donegani, presidente Iias. “Tra le ragioni alla base di questo apprezzamento, ci sono anche il gusto e la convenienza economica che questi prodotti garantiscono”.