Faccio coming out: ieri sera se n’è andata la mia concorrente preferita di questa stagione di Masterchef Italia, Sara. Non che avessi mai fatto nulla per nasconderlo, sia chiaro, e d’altra parte non è che le alternative fossero molte, in una classe spocchiosa come poche in cui tutti (o quasi) sembrano credersi superiori agli altri senza mai dimostrare davvero il loro presunto talento. Lì in mezzo, Sara era super: bella come una Dea – tanto da far passare in secondo piano la Miss Alessia, che ora è tornata a essere la più bella della classe, come ha detto lei stessa. Brava pure, tutto sommato, almeno nelle prime puntate. E sicuramente una con la cazzimma, come si ha detto lei stessa. E chi se ne frega delle voci di favoritismi e di amicizie un po’ troppo in alto: Sara a noi piaceva.
Ma, evidentemente, a lei non piaceva troppo cuocere le cose: dopo aver servito cruda la pizza fritta, ieri stava proponendo pure una crema pasticcera cruda, e forse a questo punto abbiamo intuito il segreto della sua dieta.
La carriera di Sara non è finita
Tanto ci è piaciuta Sara che questa mattina pensavamo: figurarsi se la sua carriera è finita qui. Non quella in cucina, intendiamoci: una che “si dimentica” di cuocere la crema pasticcera è assai difficile che rimetta piede in una cucina professionale, per quanto le vie del Signore siano infinite e la carenza di personale apra le porte un po’ a chiunque.
La carriera di Sara, pensavamo, continuerà di certo in tv, perché per quello sembra essere nata. E così andiamo a vedere cosa ha fatto in precedenza la modella napoletana. Scopriamo quindi che è stata concorrente di Ciao Darwin (nella squadra dei belli, e quale se no?), ma soprattutto ci imbattiamo in una bellissima pubblicità di uno spray studiato per il discomfort vaginale, in cui Sara è una novella Lara Croft che anziché esplorare le tombe esplora una buia vagina, o almeno così ci sembra di capire dalla trama.
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Che poi, qualcuno dovrà pur farle le pubblicità per i prodotti intimi, o per quelli che creano qualche imbarazzo. E allora tanto vale farlo con creatività, e tirare fuori la metafora del secolo, con la vagina che si fa grotta e una Sara che la esplora a fondo spruzzandoci dentro lo spray risolutivo. Meraviglia, altro che croquembouche.