Ehi, nella corsa all’oro c’è chi corre e chi rimane a guardare – e il nostro protagonista non ha evidentemente intenzione di lasciarsi sfuggire alcuna opportunità di fare cassa. In quella eterogenea e caoticissima vetrina che è il Marketplace di Facebook è stato messo in vendita un panino mezzo mangiato alla modica cifra di un milione di sterline – l’ennesima conferma che andare a fare la spesa (anche in formato digitale, a quanto pare) quando si ha fame è sempre una pessima idea.
Il panino in questione – definito “buonissimo” dal venditore nostro protagonista, e d’altro canto chi siamo noi per metterlo in discussione – pare sia stato leggermente grigliato, e si possono tranquillamente riconoscere i segni della dentatura di chi ha mangiato la prima parte.
Ma l’appetito non veniva mangiando?
È difficile, ma certamente non impossibile, tentare di risalire agli ingredienti che compongono questa rara delizia. Nella foto pubblicata sul Marketplace di Facebook si intravedono infatti i lembi pallidi di una fetta di formaggio (una sottiletta, con ogni probabilità) e della carne, che dal colore potrebbe essere del salame crudo. Siamo di fonte a una prima, importantissima scoperta: il nostro panino da milionari non è adatto a chi segue una dieta vegetariana o vegana.
Sulla qualità del piatto, come già accennato in apertura di articolo, ci sono pochi – pochissimi – dubbi. Al di là della definizione data dallo stesso venditore – “buonissimo”, per l’appunto -, basta infatti dare una rapida occhiata alla descrizione del prodotto: “L’ho messo in vendita perché non riuscivo a finirlo”. Un paio di morsi, in altre parole, sono stati sufficienti a riempire lo stomaco del nostro protagonista – una pienezza gustativa che Guida Michelin spostati proprio.
Possiamo trovare altri dettagli circa la qualità sbirciando ancora nella descrizione del prodotto: “È un panino mangiato a metà, molto croccante”. In effetti il marchio della tostatura sembra del colore e dell’intensità giusta – una serie di righe parallele dello stesso colore del caramello, senza alcuna traccia di bruciatura. Un capolavoro della paninificazione, se vogliamo.
La foto allegata all’offerta di vendita mostra il panino poggiato su di un piatto, un turbine di briciole sparse in ogni direzione. Stando a quanto lasciato trapelare dal venditore, né il piatto né tantomeno le briciole sono comprese nel prezzo.
A farci vacillare prima di partire alla volta della banca per chiedere un mutuo è un grossolano scivolone nella classificazione del prodotto, che è di fatto stato categorizzato come “nuovo”. Qualcosa non ci torna.