Da Brindisi fino al Salento, le spiagge della Puglia sono punteggiate da centinaia e centinaia di bottigliette di ketchup Heinz. I flaconcini rossi si sono arenati sulla spiaggia adriatica dall’ultima mareggiata, risalente un mesetto fa circa, tutti vuoti con un acqua di mare mischiata ai rimasugli di ketchup più tenaci, quelli che a tavola per farli scendere ti tocca agitare la confezione talmente velocemente da rompere la barriera del suono. Lo spettacolo è tutt’altro che mozzafiato, si tratta d’altronde di plastica – molta plastica – abbandonata sulla spiaggia, ma una domanda non può che sorgere spontanea: da dove vengono?
Bottiglie di ketchup Heinz sulle spiagge della Puglia: ma da dove arrivano?
Un primo indizio circa la loro identità riguarda il numero 57, scritto in sovrimpressione a pochi centimetri dal tappo, che non lascia dubbi sulla marca della salsa – la Heinz, per l’appunto. (le etichette, come potrete certamente aver intuito, sono andate perse per l’azione delle correnti marine). Che si tratti di una campagna pubblicitaria assurdamente audace, che in un mondo sempre più attento alla sostenibilità decide di remare nella decisione diametralmente opposta? No, ovviamente no.
A rendere ancora più fitto il mistero è che non si tratta del flaconcino che siamo abituati a vedere nei supermercati italiani, ma è invece la versione riservata ai nostri amici a stelle e strisce. “Il ketchup non è l’unico prodotto americano che è arrivato” spiega poi Enzo Suma, tra i primi a notare la strana invasione con la sua pagina Archeoplastica. “Ci sono anche bottigliette di maionese e di mostarda, prodotti per la colazione, schiuma da barba, energy drink, e snack vari”.
https://www.instagram.com/p/Co9kZdcIsiU/
D’altronde, trovare relitti di plastica sulle spiagge italiane è una realtà a cui siamo (purtroppo) ben abituati; ma nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti ben noti agli abitanti dello Stivale. A rendere così bizzarro il caso pugliese è sia l’effettiva provenienza che la mera quantità di bottigliette: sovente le confezioni di ketchup vengono ritrovate in sacchi di juta originariamente destinati al caffè; e in alcuni casi, come per quanto riguarda la maionese, sono perfettamente sigillate e piene.
L’ipotesi più accreditata è che si tratti di “naufraghi” di una nave militare statunitense, con le confezioni che sarebbero inavvertitamente cadute in mare durante il carico delle merci e poi giunte a riva grazie alle correnti, considerando anche che il traffico nel Mediterraneo delle navi a stelle e strisce si è intensificato a causa della guerra in Ucraina. Secondo altri potrebbe trattarsi di una nave mercantile o addirittura di una nave da crociera, ma noi abbiamo formato un’altra supposizione ancora: e se si trattasse dei rimasugli di quanto mangiato negli ultimi tempi da Elvis Francois, il naufrago sopravvissuto per un mese in mare aperto mangiando solo ketchup?