Non sono solo i ristoranti e bar italiani a dover fronteggiare i rincari energetici e delle materie prime, anche i locali inglesi non sono messi meglio. Lo sa bene il pub più antico d’Inghilterra che oggi si trova a dover lottare per la sopravvivenza: dopo essere riuscito a superare due guerre mondiali e cinque pandemie, ce la farà a sopravvivere ai rincari?
Il pub più antico d’Inghilterra, a detta sua in quanto sostiene di essere attivo da più di 1200 anni, sin dal 793 d.C., è lo Ye Olde Fighting Cocks a St. Albans, nell’Hertfordshire. Nel corso della sua lunga carriera, il pub è sopravvissuto alla guerra civile inglese, a 17 recessioni, a 2 guerre mondiali e a 5 pandemie, fra cui quella relativa alla peste nera e al Covid. Ma adesso a mandare all’aria questo storico locale potrebbero essere proprio i rincari dei costi dell’energia.
Lo storico locale è stato venduto a febbraio a causa dei danni economici provocati dalla pandemia con annessi lockdown e restrizioni. Solo che nessuno poteva prevedere la guerra fra Ucraina e Russia con annesso aumento dei prezzi dell’energia e del gas.
Indagini recenti hanno fatto sapere che tre pub inglesi su quattro rischiano di chiudere questo inverno, proprio a causa dell’aumento dei costi. Ronan Gaffney, il direttore del pub, ha spiegato che tutto costa di più. Il problema è che non tutti riescono a capire che un pub non è una casa dove puoi spegnere tutto. In un pub ci sono frigoriferi e congelatori che non possono essere spenti. Senza dimenticare, poi, tutto ciò che deve per forza rimanere acceso per tutelare la salute e la sicurezza.
La bolletta della luce di un pub è 10 volte superiore a quella di una casa. A casa puoi decidere di spegnere tutte le luci, tranne quella della stanza in cui ti trovi. Ma questo non puoi farlo in un pub.
Gaffney sottolinea che i locali non hanno scelta: non hanno nessun modo per ridurre le bollette dell’energia. Solo che, con gli aumenti dei costi, adesso si trovano con bollette che sono il doppio delle solite.
Con l’arrivo dell’inverno, poi, i costi aumenteranno e, probabilmente, ci saranno anche meno clienti: solitamente l’inverno, per molti pub come il suo, è un periodo tranquillo. La situazione diventerà sempre più insostenibile: per stare dentro ai costi, bisognerà o aumentare i prezzi per i clienti o ridurre gli orari di apertura. Ma questo è un serpente che si morde la coda: in entrambi i casi, molto probabilmente, si avranno entrate inferiori. Senza contare che pure i clienti stanno tirando la cinghia.
Secondo alcuni, pub e birrifici stanno per affrontare un disastro ancora più devastante rispetto alla pandemia. Da qui le continue richieste urgenti al governo per porre un freno agli aumenti. Ma mi pare di capire che gli appelli inglesi stiano sortendo gli stessi effetti di quelli italiani: un nulla di fatto per il momento.