In occasione dell’inaugurazione di Vinitaly Special Edition, il presidente della regione Veneto Luca Zaia è tornato a parlare del caso Prosek-Prosecco, definendo l’intera faccenda “un’immonda vergogna”. Parole dure da parte dell’ex Ministro dell’Agricoltura, che trova “scandaloso” il fatto che l’Europa stia dando ascolto al dossier del vino croato.
“Il prosecco vive di una riserva del nome dal 2009, e solo le zone a denominazione sono autorizzate ad usarlo, ed è ancora più scandaloso perché nel 2019 l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità le Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene,, quindi una ulteriore riserva per quel nome” ha sottolineato Zaia, che in seguito lascia trapelare qualche indizio su come ha intenzione di procedere per tutelare la bollicina italiana. “Non è proprio vero che Prosek è un termine dei croati” ha dichiarato ,”e lo dimostreremo, carte alla mano, partendo un po’ più distante da dove sono partiti i croati, e mostreremo che questo dossier dev’essere cestinato dall’Europa, dato che si presta ancora una volta all’italian sounding nel mondo”.
Riferendosi invece all’edizione speciale di Vinitaly, dedicata ai professionisti e agli interpreti del settore, Zaia si dimostra ottimista e fiducioso, e rinnova l’appuntamento agli appassionati per la 54esima edizione prevista, come di consueto, ad aprile. “Verona , assieme al Veneto, si riconferma la capitale del vino” ha commentato a proposito il presidente.