Un tir carico di prosciutto stava viaggiando in A10 tra Vesima e Voltri, in direzione Genova, quando, per motivi ancora sconosciuti, si è ribaltato su di un fianco riversando l’intero carico. L’autista è fortunatamente illeso, ma ciò che fa innalzare il sopracciglio è che il tir, proveniente dalla Spagna, fosse diretto a San Daniele del Friuli.
Insomma, abbiamo un container carico fino all’orlo di prosciutti provenienti dall’estero, che aveva come destinazione il comune noto in tutto il mondo per la produzione dell’omonimo prosciutto crudo DOP: il germe del sospetto nasce in fretta, e il Consorzio del prosciutto San Daniele ha giustamente sentito il dovere di chiarire immediatamente la questione. “Non si tratta di prodotti semilavorati ma di cosce fresche che arrivano a San Daniele perché alcuni stabilimenti producono prosciutti non DOP ma tipo Patanegra”, si può leggere in una nota diramata dal Consorzio. “A San Daniele ci sono anche, seppur in poca quantità, altre produzioni da cosce di suino. La materia prima per il San Daniele Dop è esclusivamente di origine italiana, come previsto dal disciplinare di produzione. Non si tratta quindi di prodotto destinato al circuito Dop”.