Sembra che sia in crescita il settore dell’export per quanto riguarda il Prosciutto San Daniele. Nel primo semestre del 2019 il prosciutto crudo di San Daniele ha ottenuto un +2% nell’export verso l’UE e i paesi extra UE rispetto al medesimo periodo dell’anno passato. In realtà, se si vanno a vedere i dati ufficiali, le esportazioni verso i paesi dell’Unione Europea hanno subito un leggero calo del 3%.
Questo calo è avvenuto soprattutto in alcuni paesi:
- Regno Unito: -10%
- Francia: -8%
- Germania: -8%
Tuttavia la diminuzione è stata stemperata dalla crescita in altri paesi europei:
- Grecia: +192%
- Belgio: +39%
- Lussemburgo: +3%
Meglio va nei paesi extra europei, qui si è avuta una crescita del 10%, soprattutto grazie ad alcune nazioni:
- Canada: +239%
- Giappone: +29%
- Australia: +28%
- Cina: + 14%
- Stati Uniti: +4%
Proprio queste quote dei mercati extra UE, sul totale delle esportazioni spingono l’ago della bilancia verso risultati positivi. In effetti l’anno scorso il totale delle esportazioni verso i paesi extra UE era del 43%, mentre quest’anno è del 46%. Per contro, l’export nei paesi UE l’anno scorso è stato del 57%, mentre quest’anno del 54%.
C’è stata anche una certa variabilità per quanto riguarda la tipologia di prosciutto crudo. Quest’anno è andato meglio il prosciutto intero con osso (aumento del 7%), mentre il prodotto pre affettato in vaschetta ha avuto un calo del 14%. L’82% della richiesta, però, interessa il prodotto disossato o intero, con tutto lo zampino.