Prima l’inserimento in legge di bilancio di un paio di milioncini in più per meglio compiere la gravosa missione di salvare la purezza del Made in Italy, e ora una fresca infornata di nuovi collaboratori. La tavola rotonda dei Paladini della Sovranità Alimentare, in altre parole, si allarga: immaginiamo che gli iniziati siano chiamati a inginocchiarsi dinanzi a Francesco Lollobrigida, che li battezzerà con dell’olio extravergine di oliva, per poi giurare solennemente di usare sempre e comunque il termine “sintetica” per riferirsi alla carne coltivata.
Numeri alla mano, le risorse extra anticipate in apertura di articolo dovrebbero e potrebbero tradursi (secondo quanto trapelato dalle bozze del decreto di riorganizzazione del ministero) nell’assunzione di un massimo di 25 nuove unità: diamoci un’occhiata.
Francesco Lollobrigida tra fondi extra, stipendi e nuove assunzioni
La radice della questione, dicevamo, risale a una manciata di mesi fa, verso la metà dello scorso dicembre. Francesco Lollobrigida aveva di fatto chiesto di inserire nella prossima legge di bilancio un aumento di due milioni di euro all’anno per il suo ministero, da declinarsi in aumenti di stipendi e assunzioni e con l’obiettivo di difendere al meglio il cibo italiano. Richiesta che, a onore del vero, fu prontamente accolta, suscitando non poche polemiche: “A cosa servono quei soldi?” aveva ironizzato Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Assumono gente per controllare l’orario dei treni?”. Non proprio, lo stile è più quello di creare delle fermate ad hoc.
Al di là dei dubbi di Renzi, o della impalpabilità di una motivazione come “meglio difendere il Made in Italy” (ma è sotto attacco? Da parte di chi? È una questione di ananas sulla pizza?), il Consiglio dei Ministri è ora chiamato ad approvare un decreto che autorizza, tra le altre cose, l’aumento di seguac… di collaboratori di casa Lollobrigida, tutti potenzialmente ingaggiabili per chiamata diretta.
Numeri alla mano si parla di un aumento di 25 persone rispetto al tetto di 75 stabilito nel 2019, con un passaggio dalle quindici alle venti unità del numero di possibili assunzioni di personale esterno alla pubblica amministrazione e dalle quindici a ventotto di “esperti e consulenti di particolare professionalità e specializzazione nelle materie di competenza del Ministero e in quelle giuridico-amministrative”.
Ma non è tutto: è infatti bene notare che nei 75 posti sopracitati erano da collocare anche i membri dello sta dell’Organismo indipendente di valutazione della performance del ministero, che con la nuova norma saranno invece esclusi “dalla conta”. Un aumento nell’aumento, in altre parole: i detrattori del Made in Italy si preparino a dormire sonni agitati.