Salgono le bollette e salgono i prezzi: è una storia a cui, ahimè, ormai siamo ben abituati. Nella fattispecie, però, quali sono i prodotti del comparto agroalimentare ad aver subito il rincaro peggiore? Secondo uno studio redatto da Coldiretti la classifica complessiva è guidata dalle pere, che registrano un aumento record del 29,6%, seguite a ruota da pasta (+10,8%) e frutti di mare (+9,8%).
Una classifica dove, di fatto, si sente anche lo zampino del cambiamento climatico che impatta sull’offerta di un bene essenziale come il cibo: la produzione di pere del 2021, infatti, si è assetata a soli 276 milioni di chili contro i 770 di appena cinque anni fa. Il raccolto nazionale è letteralmente al minimo storico, che costringe il Paese a ricorrere in maniera massiccia all’importazione dall’estero. E la situazione è analoga anche nel riso, dove la produzione ha subito un crollo del 25%, nel grano (-10%) e nella frutta in generale (-15%).
“Per affrontare la nuova emergenza e difendere la sovranità alimentare abbiamo elaborato e proposto progetti concreti immediatamente cantierabili nel Pnrr per favorire una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale” ha commentato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che ricorda anche che la “digitalizzazione delle aree rurali, recupero terreni abbandonati, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari dai cereali all’allevamento sono alcuni esempi di questi piani strategici”.