Andiamo a Prato perché qui in un supermercato sono stati scovati e sequestrati 800 kg di pesce scaduto, ben nascosti. Accanto a loro anche 5 tonnellate di alimenti sprovvisti di documentazione.
A effettuare i controlli sono stati gli ispettori della capitaneria di porto di Livorno e l’Asl. A Prato si sono trovati di fronte a un supermercato gestito da extracomunitari con tanto di stanza nascosta in cui erano accatastati 800 kg di prodotti ittici scaduti e 5 tonnellate di cibi privi della necessaria documentazione di provenienza.
Così le forze dell’ordine hanno disposto il sequestro sia della merce non conforme che del supermercato.
Rimanendo sempre a Prato, poi, ecco che l’Asl ha deciso di chiudere temporaneamente una pescheria a causa di gravi problemi igienico-sanitari.
Meglio non è andata a un deposito di Piana di Lucca deputato allo stoccaggio di alimenti per una società di importazione di Altopascio, in provincia di Lucca: anche qui nel locale erano stati costruiti tre vani nascosti dove erano celati 600 kg di alghe marine sprovviste della documentazione d’origine (ma si pensa che potessero provenire dalla Cina). Così l’Asl ha disposto il sequestro delle alghe e la sospensione dell’attività di commercializzazione.
Tutta la merce non adatta al consumo è stata destinata allo smaltimento, mentre ai titolari e responsabili degli illeciti sono state comminate multe per un valore di 7.500 euro.
Solo un paio di giorni fa, invece, a Palermo erano stati sequestrati 1.500 ricci di mare pescati illegalmente da due sub.