Amjad Iqbal, un ristoratore specializzato in kebab (in termini colloquiali, un “kebabbaro”), è riuscito ad aprire in centro a Prato, aggirando la legge che prevede il divieto di apertura di locali di questo tipo in quella zona della città.
Il regolamento comunale sul commercio, infatti, all’articolo 26 dichiara le “attività artigianali di cottura alimenti quali kebab” “incompatibili” con il centro storico e, fondamentalmente, ne vieta l’apertura.
Un regolamento assai discusso e discutibile, che alcune città hanno ritenuto di applicare considerando poco consoni al decoro del centro storico (o alla tradizione da preservare) una certa tipologia di attività commerciali, come se la vendita di un genere di prodotto pregiudicasse di per sé la qualità o l’estetica di quel negozio.
Tant’è, Amjad Iqbal il suo locale non avrebbe potuto aprirlo. Ma alla fine lo ha fatto, rimanendo nei parametri della legge. Come? Semplicemente perché non ha aperto un locale ex novo, come vieta la regolamentazione comunale, ma è subentrato a una licenza precedente.
Lì dove oggi c’è il suo locale di pizza, panini e calzoni al kebab, hot dog, falafel, zonzelle, pollo al curry e riso Biryani (come racconta a Il Tirreno), prima c’era un’altra attività di somministrazione. Così oggi, in piazza Duomo, Prato ha un nuovo ristorante di kebab, in barba a chi lo trova “incompatibile”.
[Fonte: Il Tirreno]