Positive Food sarà la prima etichetta indicativa della sostenibilità degli alimenti

L'etichetta avrà un punteggio da 0 a 5 su 4 indici, andando oltre ai valori nutrizionali: il progetto Positive Food è tutto italiano ed è stato presentato a Roma.

Positive Food sarà la prima etichetta indicativa della sostenibilità degli alimenti

Nasce la prima etichetta alimentare che riporterà anche indicazioni sulla sostenibilità dell’alimento: nutrienti quindi, ma anche ambiente, persone, filiera. Il progetto si chiama Positive Food ed è stato sviluppato dall’Università degli Studi di Milano e in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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In un periodo storico dove, nonostante le iniziative dell’Ue non sempre si arriva a risultati concreti – vedasi il Nutriscore che continua a perdere consensi, o anche la proposta anti spreco sfruttando le indicazioni per la scadenza – questo progetto italiano potrebbe davvero essere rivoluzionario. basato su 4 indici il primo sistema di etichettatura alimentare, tutto italiano, che fornisce informazioni complete e chiare sui prodotti alimentari.

Etichetta con 4 indici

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L’etichetta Positive Food basa la valutazione di un alimento in un’ottica multifattoriale, andando oltre al contenuto di informazioni nutrizionali: si basa infatti su ben 4 indici, fornendo un’inquadratura dell’alimento a 360°. Lo scopo è descrivere un prodotto alimentare nel modo più completo possibile e fornire al consumatore un insieme di informazioni utili per nutrirsi in modo consapevole.

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Il consumatore che acquisterà un prodotto alimentare etichettato con il sistema Positive Food potrà fruire di dati e valori legati alle 4 diverse dimensioni, valutate con un punteggio da 0 a 5:

  • Ambiente: un alimento deve essere prodotto in armonia con il pianeta e le sue risorse;
  • Persone: all’origine di un buon alimento c’è il benessere di coloro che hanno concorso a produrlo;
  • Filiera: impatti sociali e delle sfide nella produzione alimentare;
  • Nutrienti: per un’alimentazione corretta e completa deve essere varia e di qualità
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Tutela, su base volontaria

La certificazione, che è rilasciata alle aziende su base volontaria, è una svolta. Ne parla Pier Filippo Giuggioli – docente presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale dell’Università degli Studi di Milano, e responsabile del progetto per il Milan Center for Food Law and Policy: “dal 2015, subito dopo l’esperienza di Expo, lavoriamo costantemente per garantire la tutela del diritto al cibo, che deve essere qualitativamente adeguato per tutti. L’equità e la tutela del diritto nei sistemi alimentari sono temi cruciali, da cui dipende gran parte del benessere del singolo individuo. Inoltre, il Centro si impegna per certificare con credibilità ogni prodotto, rendendo i consumatore il più informato possibile. Siamo sicuri questo sia solo l’inizio di una rivoluzione dell’educazione alimentare”.

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Ricorda anche il progetto Il Mio San Marzano, tramite cui sarà possibile controllare dalla semina al confezionamento il pomodoro che tanto amiamo in Italia. Inoltre, anche Positive Food avrà un QRCode da scansionare per avere dettagli sui punteggi assegnati ai 4 valori.