La moria di pesci del fiume Oder ha raggiunto livelli drammatici: finora dal fiume sono state estratte qualcosa come 300 tonnellate di pesci morti. Nel frattempo Polonia e Germania continuano le indagini per capire quale sia la causa del disastro ambientale. E pare che la colpa sia di un’alga.
Anzi: una microalga tossica che si sviluppa in ambienti acquatici salmastri e che sarebbe proliferata a causa di probabili sversamenti chimici industriali. È stato il governo tedesco ad aggiornare il conteggio dei pesci morti: inizialmente si era parlato di 100 tonnellate di pesci morti, ma adesso si è saliti a 300 tonnellate.
Circa 100 di queste 300 tonnellate sono state raccolte in Germania, nella zona di Brandeburgo. I pesci morti vengono poi inceneriti in apposite strutture. Manca ancora una causa ufficiale, ma secondo le autorità la colpa sarebbe tutta della Prymnesium parvum, una microalga tossica nota anche come alga dorata.
Si tratta di un’alga che è presente normalmente negli estuari in quanto tende a proliferare nelle acque salmastre, cioè in acque salate, ma con contenuto salino inferiore a quello del mare. Il fatto che un’alga del genere sia riuscita a proliferare a tal punto nelle acque fluviali dolci dell’Oder vuol dire che sotto ci deve essere qualche sversamento industriale (ma non potrebbe essere collegato anche alla siccità?). E questo anche se inizialmente l’avvelenamento del fiume da parte di sostanze chimiche era stato escluso in quanto i primi campioni testati non mostravano la presenza di sostanze tossiche.