La questione di cui si sta discutendo in Svizzera è questa: pollo e maiale vegano possono ancora essere definiti come “pollo e maiale”? Il fatto è che la decisione che la corte svizzera prenderà in merito a ciò potrebbe finire col costituire un precedente in Europa per quanto riguarda la nomenclatura e l’etichettatura delle carni alternative.
Pollo e maiale vegano sono carni?
La Svizzera non è certo l’unico paese europeo che sta dibattendo l’annosa questione di come definire e chiamare la carne vegetale. In Francia, per esempio, prima sembrava che non si potesse più parlare di carne vegana, salvo poi qualche mese dopo svanire l’idea di non chiamare più carne la carne vegetale.
E in Svizzera adesso stanno più o meno dibattendo sulla stessa cosa. Il tribunale svizzero entro fine anno dovrà decidere se le alternative vegetali alla carne vera prodotte in Svizzera possano ancora chiamarsi pollo o maiale vegano. Se la sentenza non fosse favorevole, ecco che Planted Foods, la più grande start-up svizzera che produce sostituti vegetali della carne, non potrebbe più scrivere sulle etichette dei suoi prodotti a base di piselli termini come “pollo” o “maiale”.
In realtà, in precedenza, il tribunale amministrativo di Zurigo, aveva stabilito che l’uso di nomi di carni animali sulle confezioni di alimenti a base vegetale non erano fuorvianti per i consumatori, a patto che fossero etichettati chiaramente come “vegani”.
Era stato il Laboratorio cantonale di Zurigo, ente che sovrintende alla sicurezza alimentare e idrica del cantone, a chiedere in tribunale che Planted Foods (la cui sede è a Kemptthal, vicino a Zurigo) di non usare nome di prodotti in stile “pollo vegetale” (o Guggeli, termine svizzero-tedesco che indica il pollo) per le sue carni alternative ai piselli. Plnted Foods, però, aveva respinto la richiesta davanti al tribunale di Zurigo, il quale nel novembre 2022 si era pronunciato proprio a favore della start-up.
Ma adesso il caso è passato nelle mani del tribunale federale visto che le autorità svizzere si sono rifiutate di accettare la sentenza del tribunale amministrativo cantonale. Proprio lo scorso mese il Dipartimento Federale dell’Interno (DFI), che si occupa anche di questioni sanitarie, ha presentato ricorso al Tribunale federale, massima autorità giudiziaria svizzera. In teoria la sentenza dovrebbe arrivare entro fine anno.
Nel caso il tribunale si pronunciasse contro la start-up, la Svizzera diventerebbe il primo paese in Europa a vietare l’uso di nomi di carne animale in relazione a prodotti di origine vegetale.
A proposito: se il Tribunale Federale decidesse di vietare l’uso di nomi di carne animale sulle etichette di Planted, ecco che questo andrebbe contro la legislazione europea che invece lo consente. Come dicevamo prima, la Francia (ma anche il Belgio) ci hanno già provato a respingere tali norme europee, ma non ci sono riuscite.