Otto chili di manzo “wagyu”, il pregiato bovino giapponese, andata a male: carne scaduta nel famoso ristorante di Polignano a Mare, Grotta Palazzese.
Ebbene si, stiamo parando del locale di lusso scavato nelle grotte a picco sul mare, vista suggestiva e conto “esclusivo”. Quello che oltre alla carne scaduta conservava nelle sue celle frigo 68 chili di pesce tra filetti di spigola, filetti e zampe di granchio reale, privi di attestazioni di rintracciabilità.
Una distrazione dello chef o del direttore del famoso ristorante? Certo è una distrazione che ha portato al sequestro della merce a una maxi multa di 5.500 euro.
A finire nel mirino della guardia costiera anche un altro famoso ristorante di Polignano situato a Cala Paura, La Tana marina che è stata sanzionata con una multa pari a 1.500 euro oltre naturalmente al sequestro della merce. Infatti, nei suoi frigoriferi conservava vaschette di pesce congelato di vario genere, mentre aveva ben riposto in un deposito sotterraneo 95 chili di pesce privi delle necessarie etichettature, che sono stati bollati con la dicitura di “provenienza sconosciuta”.
Gli uomini della Capitaneria di Porto della famosa località balneare pugliese, stanno procedendo in questi giorni ad altri controlli nei ristoranti di ogni livello della costa al fine di tutelare i clienti da eventualità irregolarità e da brutte sorprese.
Inoltre come ha dichiarato l’ammiraglio Giuseppe Meli, comandante della Direzione Marittima della Puglia, i controlli servono a sensibilizzare i ristoratori, i pescatori e i commercianti di pesce, affinché i prodotti portati nei mercati così come sui tavoli dei ristoranti siano sicuri sia nella conservazione che nella rintracciabilità.
[fonte: bari.repubblica.it ]