Poke House annuncia un 2021 con il botto, con un ambizioso piano di espansione per diventare il più grande brand di poke in Europa.
Sull’onda della moda del poke, che beneficia sicuramente anche del successo un po’ forzato che delivery e asporto stanno avendo in questo 2020 di chiusure e lockdown, Pole House annuncia un’ulteriore espansione rispetto alle 12 insegne già aperte in Italia in meno di due anni, con un team di 200 persone all’attivo e un valore di fatturato di circa €12 milioni.
Ora Poke House si lancia in Europa, e prevede entro l’anno nove nuove aperture tra Torino, Roma, Milano, Lisbona, Madrid, Barcellona e Valencia. Poke House ha fatto il suo ingresso nel mercato portoghese attraverso l’acquisizione di una catena specializzata in poke con 4 locali già presenti a Lisbona e 3 in apertura entro la fine dell’anno.
L’arrivo in Spagna invece coincide con l’inaugurazione – entro il 2020 – di 3 ristoranti nelle principali piazze iberiche Madrid, Barcellona e Valencia.
“In un momento in cui il settore della ristorazione è messo a dura prova dall’impatto delle restrizioni del Covid-19, noi di Poke House abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e continuare a lavorare e crescere uniti dalla passione che condividiamo per il food e nei confronti della nostra community” – ha commentato Matteo Pichi, co-founder e CEO di Poke House. – “Per il nostro progetto di espansione internazionale abbiamo deciso di fare le cose in grande, guardando ai mercati europei più importanti per la ristorazione out of home, come quello portoghese e spagnolo che insieme nel 2019 hanno valso una spesa di oltre €100 milioni. In Spagna, in particolare, la ristorazione rappresenta oltre il 51% dei consumi alimentari”.